Il vicepresidente Commissione bilancio Abbate: "la relazione del bilancio previsionale è piena di lacune. Più soldi dal Governo"

Il vicepresidente della Commissione bilancio Valerio Abbate, nel suo intervento durante la discussione della relazione programmatica del bilancio previsionale ha mosso più di una critica al vicesindaco Giuseppe Matulli che detiene la delega al bilancio.In particolare ha evidenziato la difficoltà di reperire i documenti e gli atti necessari a penetrare nelle pieghe del bilancio e ha sottolineato l'esistenza di una giacenza di spesa di circa 235 miliardi di vecchie lire relative al periodo fra il 1997 e il 2000. "Si tratta di 235 miliardi di opere iniziate e mai completate – ha sottolineato il consigliere di Forza Italia Valerio Abbate –. Non possiamo sapere se si tratta di economia di spesa (e quindi si tratta di evidente incapacità di spendere) o se si tratta di difficoltà di vario ordine finora irrisolte".Secondo Abbate, mancano prospetti che spieghino se gli stanziamenti del Bilancio 2003 rispettino i limiti imposti dall'articolo 29 della legge Finanziaria 2003. Nonostante l'emendamento del vicesindaco Matulli che diminuisce l'aumento della TARSU facendola scendere ad un +11,5% rispetto al 2002, più di un dubbio emerge in relazione agli stanziamenti per il Servizio smaltimento dei rifiuti: "per l'anno in corso – ha proseguito Abbate – si prevedono 68 milioni di euro in entrata contro i quasi 65 milioni in uscita e sono acquisiti attraverso la revisione delle tariffe che richiedono un maggiore sacrificio per i cittadini. Anche la categoria 3 del Titolo III riporta alla voce «Contributi di privati inerenti la funzione di gestione e controllo del territorio e dell'ambiente» una previsione di ben 73.731.120,00 euro contro gli annunciati 14.956.516,00 euro. Anche la questione di Publiacqua è piuttosto dubbia; prevede il pagamento di un canone per la concessione d'uso delle reti idriche (cosa che non corrisponde alla legge vigente) e in più per ben 18 anni".Altra questione non risolta, è relativa allo "swap", cioè alla rimodulazione del debito: chiunque vinca le elezioni nel 2004 si troverà a gestire un debito schiacciante. Lo swap, infatti, è la rimodulazione del debito che finora ha permesso all'Amministrazione di rinegoziare gli interessi sui mutui bancari ma per il futuro rischia di essere un'arma a doppio taglio."Un altro errore che è stato commesso – ha commentato il consigliere Abbate – è l'impropria attribuzione di minori trasferimenti erariali da parte del Governo al Comune di Firenze. Nel 2001 sono stati 141 milioni e 325.000,00 euro, nel 2002 sono stati 122 milioni e 813.00,00 euro e per il 2003 saranno 163 milioni e 125.000,00 euro. Non è vero che sono diminuiti; tutt'altro, sono aumentati nel corso degli anni e questo trand si registra anche negli altri Comuni d'Italia come si legge nella Guida Normativa dell'ANCI. Anche il comportamento della Regione non è immune da colpe. Per quest'anno ha avuto un aumento della disponibilità in bilancio dell'11% rispetto al 2002 ma ciononostante, non è mutata proporzionalmente la cifra erogata ai Comuni. Il vicesindaco Matulli nella sua esposizione ha parlato in modo generico e non ha ammesso l'evidenza dei fatti e cioè che la campagna denigratoria orchestrata fino a poco tempo dalla maggioranza, anche in sede ANCI, non ha ragione d'essere". (uc)PALAZZO VECCHIO, 31 Marzo 2003