"Dal legno al suono" è la nuova mostra di Domenica Regazzoni. L'assessore Siliani: "arte, design e musica uniti in un tutt'uno"

Dal 30 marzo fino al 3 maggio dalle 10,00 alle 19,00 la mostra di Domenica Regazzoni "Dal legno al suono" sarà visitabile con ingresso libero nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio.Quaranta opere originali realizzate dall'artista che hanno come elementi caratteristici il legno e la musica. Domenica Regazzoni (originaria di Valsassasina in provincia di Lecco) ha utilizzato tecniche miste: tavole di legno rielaborate, sculture, opere su carta o tela creando opere tutte ispirate all'arte della liuteria di cui il padre era un grande esponente.La mostra è promossa dall'assessorato alla cultura ed è realizzata anche grazie al contributo della Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino e della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus."Se c'è una mostra che parla da sé – ha spiegato l'assessore Simone Siliani – con la musica, gli oggetti, la materia è proprio la mostra di Domenica Regazzoni. Si è trattato di un incontro assolutamente felice; l'abbiamo intuito subito che la mostra poteva essere qualcosa di molto particolare. La realizzazione ha poi superato anche quello che avevamo immaginato. L'essenzialità della Sala d'Arme si sposa perfettamente con l'essenzialità delle sue opere che ci consentono di risalire all'origine della vita, della musica. Risaliamo alle origini della tradizione centenaria, quella del liutaio".I materiali che Domenica Regazzoni ha utilizzato per realizzare le sculture sono l'abete e l'acero: "legni – ha sottolineato Domenica Regazzoni – da sempre privilegiati dai maestri liutai per la costruzione di violini e viole".In una veste nuova, per il suo ruolo istituzionale, è intervenuto anche il prefetto Achille Serra. "Conosco l'artista da tempo e conoscevo le sue opere. Non sono un critico d'arte – ha ricordato il prefetto – ma i suoi lavori lasciano trapelare il cuore, il sentimento e quando questo si sposa con l'arte, il risultato è molto bello. Queste opere che sono ispirate alla figura del padre, lasciano scoprire l'artista con una luce nuova che è riuscita ad unire la bellezza dell'oggetto alla musica, con una trasposizione dal legno alle note musicali, rivalutando i liutai che fanno parte della nostra tradizione".Una musica per violino solo o per quartetto (di vari autori), sarà una costante colonna sonora della mostra che è stata inaugurata stamani alla presenza dell'assessore Simone Siliani e del prefetto Achille Serra e che domani alle 17,30 aprirà le porte al pubblico."Un ringraziamento particolare all'assessore Siliani, al prefetto Serra, all'associazione Don Gnocchi e a tutti coloro che hanno lavorato a questa mostra. L'arte della musica è la più astratta. Pochi sono i violinisti che conoscono alla perfezione la struttura dei loro strumenti musicali. La mostra è una meditazione sul ricchissimo artigianato italiano che ormai stiamo dimenticando e che invece all'estero ci stanno copiando. Mi piacerebbe, mentre lavoro, rimanere sempre come sull'orlo fra conscio e inconscio, in quel delicato equilibrio fra silenzio e suono".Per tutta la durata della mostra, nella Sala d'Arme sarà proiettato un breve filmato realizzato nello studio di Dante Regazzoni, il padre dell'artista scomparso nel 1999. (uc)PALAZZO VECCHIO, 28 Marzo 2003