Società partecipate, il consiglio approva il regolamento sugli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune
La delibera che contiene il «regolamento sugli indirizzi per la nomina, la revoca e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni» è stata approvata, questa mattina, dal consiglio comunale.«Con questo regolamento il consiglio comunale riacquista il suo potere di indirizzo e di controllo nel governo allargato della città ha spiegato la presidente della commissione affari istituzionali Anna Nocentini individuano criteri precisi per la scelta dei rappresentanti dell'amministrazione nelle partecipate. Vengono stabiliti gli obblighi verso l'assemblea di Palazzo Vecchio: adesso i consiglieri comunali potranno dare indirizzi alle società partecipate sulla base di una conoscenza approfondita della situazione di queste ultime. Sulla rete civica del Comune verrà inserito un albo pubblico con i dati relativi agli enti, alle aziende partecipate ed ai rappresentanti del Comune».«I nominati ha spiegato dovranno trasmettere al consiglio comunale, su richiesta, i verbali e gli ordini del giorno delle assemblee di questi enti e le informazioni sui piani industriali. Dovranno inoltre presentare una relazione annuale che, oltre a contenere dati meramente contabili, dovrà spiegare le ragioni delle scelte gestionali e le modalità con la quali si intende attuarle. Nella relazione dovranno esserci dati precisi sui contratti di lavoro stipulati dalle società: quanti sono i lavoratori a tempo determinato, quanti a tempo indeterminato, a quanto ammontano gli straordinari; dovrà anche contenere informazioni sulle commesse e gli appalti vinti e persi, sulle operazioni di finanza straordinaria, sugli investimenti realizzati e, infine, sull'operato ed il costo dei dirigenti e dei consulenti esterni».«Si tratta di una cornice normativa che dovrà essere sostanziata dalla volontà politica di sindaco e giunta ha sottolineato solo una collaborazione tra governo della città e assemblea elettiva garantirà al consiglio comunale di poter esprimere indirizzi politici sulle società partecipate. Queste ultime, nel corso degli anni, sono diventate lo strumento di gestione di tutti i servizi cittadini, a partire da quelli essenziali come acqua e mobilità, e non senza problemi. Con questo regolamento si mette un punto fermo per valutare l'effettiva capacità delle società partecipate di rispondere ai bisogni dei cittadini e alle necessità di gestione da parte dell'amministrazione comunale. Nell'attività di controllo che, in base alle informazioni così ottenute dal consiglio, ci sarà spazio anche per riprendere una questione che visto spaccata l'assemblea consiliare e la stessa maggioranza: il divieto di conferire, per un anno, nomine in enti partecipati ad assessori della giunta comunale». (fn)