Legge elettorale regionale, Razzanelli (UDC): «Cancellando le preferenze e senza un serio sistema di ‘primarie' negato il diritto di scelta»

«Quello che temevamo è accaduto. Con il nuovo statuto regionale, la Toscana ha dato contemporaneamente il via ad una legge elettorale che ha tolto ai cittadini il diritto ad esprimere la preferenza». Così il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli commenta il via libera della corte costituzionale alla statuto regionale.«Il nostro partito – ha ricordato Razzanelli – si è sempre battuto contro l'approvazione di una legge elettorale che, in assenza di primarie, serie rischia di farci tornare ai tempi bui del "centralismo democratico. La normativa sulle primarie,0 attualmente in discussione e che avrebbe potuto giustificare l'abolizione del sistema delle preferenze, è al momento una farsa. Ora si rischia che i consiglieri regionali vengano unicamente scelti non più dal popolo, ma dalle segreterie dei partiti. Se le primarie non diventeranno un vero strumento di selezione, basterà avere consensi ‘in alto' per essere messi ai primi posti nella lista ed avere così l'elezione assicurata».Secondo il capogruppo dell'UDC «abolita la preferenza occorre, per restituire democrazia al sistema, che tutti si battano affinché venga approvata una legge sulle primarie obbligatorie».«In questo modo – ha concluso Razzanelli – che consenta ai cittadini di scegliere i propri candidati all'interno dei partiti, senza il ricorso a procedure per "acclamazione" o "votazioni pubbliche"». (fn)