Petrarca, si chiudono in Palazzo Vecchio le celebrazioni per il VII centenario della nascita del grande poeta

Si chiudono a Palazzo Vecchio il 5 dicembre le manifestazioni culturali per il VII centenario della nascita di Francesco Petrarca che per tutto il 2004 si sono svolte in tutto il mondo con una intensità davvero straordinaria: mostre, convegni, conferenze, letture ed esecuzioni musicali alcune delle quali sono cominciate addirittura tre anni fa e si sono nel 2004 infittite, in una gara internazionale davvero inedita. L'evento clou è il convegno che a partire dal 5 fino al 10 dicembre coinvolgerà tutta la città per parlare del Petrarca atutto tondo come figura portante e rappresentataiva dell'Umanesimo e dela civiltà europea."Siamo onorati – ha detto l'assessore alal cultura Simone Siliani- di ospitare questo convegno internazionale "Petrarca, l'Umanesimo e la civiltà europea" che verrà inaugurato in Palazzo Vecchio. Si tratta di un evento importante e ampio per numero e qualità dei relatori. Diversamente da altri conmvegni che si sono svolti in Italia non è monolitico , ma tratta a tutto tondo un tema complesso come è quello di Petrarca e la civiltà europea".A presentare le celebrazioni questa mattina in Palazzo vecchio erano presenti il presidente del comitatao nazionale per le celebrazioni Michele Feo, il professore Francescso Adorno, il professore Silvano Ferrone e alcuni rappresentanti del Dipartimento di italianistica."Ci auguriamo – ha aggiunto Siliani- di poter collocare a Firenze un centro di studi petrarchesco, in modo da avere un punto di riferimento stabile nella nostra città".Si tratterebbe infatti di portare a Firenze in un luogo ad hoc la biblioteca di Guido Martellotti, noto studioso di Petrarca, che attualmente è a Roma in casa dei famigliari, ma che per espressa volontà del professore e della vedova sarà lasciata in donazione al costituendo centro petrarchesco.Per quanto riguarda le celebrazioni il Comitato Nazionale istituito presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha organizzato direttamente o ha promosso, patrocinato, co-finanziato numerosi convegni, distributi su tutto il territorio nazionale, con moderata presenza all'estero: a Reggio Calabria, San Gimignano, Bologna, Milano, Capo d'Orlando, Valchiusa, Venezia, Firenze, Roma, Palmi, Messina, Bergamo, Arezzo, Berlino, Varsavia, Zurigo, Padova, Incisa Valdarno, San Godenzo, Napoli, Siena. I convegni non sono mai stati generali, ma volta a volta dedicati a un tema specifico: Petrarca e Agostino, Petrarca e la poesia, Il Canzoniere, Le familiari, Petrarca e il mondo greco, Petrarca e la cultura centro-europea, Il petrarchismo, Petrarchismo al femminile, Petrarca e la paleografia, Petrarca e la musica, Petrarca e Milano, Petrarca e Napoli, La posterità risponde a Petrarca, Petrarca politico, Petrarca nel mondo, La filologia petrarchesca nell'Ottocento e nel Novecento, Petrarca e la medicina, Petrarca e le arti, Petrarca e i Padri della Chiesa.A Firenze in questo anno 2004 è stata portata nel Salone Donatello di San Lorenzo la mostra «Petrarca nel tempo» nei mesi di gennaio-marzo. Il 6 aprile, data fatidica del Canzoniere e della biografia del Petrarca, è stato celebrato col convegno «Petrarca e la poesia», accompagnato da letture poetiche e musiche antiche nella Sala del Gonfalone del Consiglio Regionale Toscano. Molte altre manifestazioni sono state realizzate in Toscana: ad Arezzo, Incisa Valdarno e San Godenzo.Il convegno del 5-10 dicembre è l'ultimo di quest'anno e ad esso è attribuito un significato particolare. È parso che a Firenze, come patria dell'Umanesimo, spettasse il compito di celebrare, attraverso un evento di largo respiro, la figura del Petrarca riportandola alla sua totalità, come snodo decisivo nella storia della civiltà europea. Attraverso 46 relazioni di qualificati studiosi italiani e stranieri il convegno si propone il compito di far emergere il significato storico della personalità del Petrarca a confronto dei grandi temi della civiltà europea, quali l'idea di Roma, il sorgere dell'età moderna, la tradizione classico-cristiana e il valore dell'Umanesimo, la rinascita dei generi letterari antichi, la scoperta dell'io, la nuova storiografia, la diffusione del latino e la nascita del volgare, la formazione delle biblioteche, la filologia, la scuola petrarchesca e la fortuna europea del petrarchismo.Con il convegno si integrano due manifestazioni aperte alle scuole e alla cittadinanza nel giorno 6. La mattina i ragazzi delle scuole leggeranno e commenteranno pubblicamente nel Cinema Teatro Odeon testi petrarcheschi scelti su sette linee tematiche, coordinati secondo un progetto elaborato dall'Ufficio Scolastico Regionale. Il pomeriggio nello stesso locale si aprirà con una drammatizzazione del Secretum ad opera della Compagnia del Teatro Lux di Pisa, seguiranno letture di attori professionisti e quindi la premiazione degli studenti liceali vincitori del concorso di traduzione di un famoso carme latino del poeta, l'inno all'Italia (Epistola metrica III 24).Tutta la settimana di studi è articolata per raggruppamenti di temi e problemi (come da programma a stampa), in modo che studiosi, scuole e cittadini possano scegliere anche singoli momenti di partecipazione. Tutta la struttura ha una forte connotazione scientifica, ma ad essa è connesso lo sforzo dei singoli e dell'organizzazione di portare Petrarca a tutti, facendolo almeno in parte uscire dall'aristocraticismo della cultura latina e dall'esoterismo degli studi filologici. Si è cercato di rispondere degnamente alla forte ‘domanda' di Petrarca, intellettuale fondatore dell'identità italiana ed europea, che si sente energicamente venire dalla società. Gran parte degli studiosi attivi nel convegno sono impegnati anche in opere di lungo respiro, quali l'edizione con traduzione italiana di tutto Petrarca, i cui primi volumi sono prossimi alla pubblicazione proprio a Firenze.L'augurio – ha aggiunto il professor Feo- è che, usciti dall'anno celebrativo, gli studi su Petrarca a Firenze continuino con vigore, attraverso la collaborazione interuniversitaria, ma anche dell'Università col Comune e gli altri Enti locali, sperabilmente con la creazione di una officina di lavoro stabile, quale l'auspicato Centro Studi Petrarcheschi. Buon auspicio nella prospettiva di questa costituzione è l'imminente arrivo da Roma a Firenze la biblioteca di un grande studioso del Petrarca, Guido Martellotti". (lb)