Fondazione cultura, interviene Bosi (FI): «Un progetto con poco futuro»

Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«Finalmente, dopo avere per mesi ipotizzato e creduto talvolta di intravedere i contorni della fantomatica Fondazione della Cultura, "averci fatto la bocca" come si dice, il principale interessato, l'Assessore alla Cultura, appunto, ha ritenuto, bontà sua di palesare gli intendimenti dell'Amministrazione sul progetto della Fondazione in oggetto.Ma, seguendo un canone tipico di questa Amministrazione, ossia elaborare progetti, spesso deludenti ed inconsistenti, in gran segreto nel corso di riunioni fra pochi intimi, escludendo così quel pletorico, inutile e fastidioso organo assembleare che risponde al nome di Consiglio Comunale, l'Assessore Siliani ha fatto conoscere "le sorti" della Fondazione della Cultura: l'esito non è stato esattamente quello che molti si aspettavano , ossia creare un organismo capace di rilanciare il ruolo di Firenze nel mondo incentivando la cultura e contemporaneamente stimolando la crescita turistica ed economica. Siliani ha presentato un progetto non dissimile da quelli di alcune compagnie di navigazione che restaurano alla meno peggio carrette del mare e bagnarole destinate inesorabilmente ad affondare, ma ancora buone per gli scopi dell'armatore. Anzi ha fatto di più: ha lasciato intendere una cosa, mentre in realtà ne aveva già definita un'altra.Non sono necessarie doti divinatorie per conoscere gli esiti dei progetti proposti da questa Amministrazione: basta seguire il consueto cliché e quando la vicenda ha maturato un minimo di contenuti e qualche vago contorno trarre le conclusioni non è poi così difficile. Così il ballon d'essay di Siliani non ci ha sorpreso più di tanto.Si parte dalle criptiche dichiarazioni pronunciate nel corso di manifestazioni, non necessariamente culturali, da parte di personaggi che non hanno la veste di assessori alla cultura, ma che come tali si atteggiano. Le dichiarazioni poi vengono riportate dalla stampa di settore e solo in un secondo momento dai quotidiani e dalle Tv locali.Parte successivamente la sequela degli interventi di personaggi cittadini del mondo della politica e non.Infine dice la sua il maggiore interessato, ossia l'Assessore alla cultura, che fa proprie le dichiarazioni preannunciando finalmente che l'Amministrazione ha un progetto in questo caso sulla Fondazione della Cultura.L'uscita dell'Amministrazione fa come d'incanto fiorire ridde di ipotesi sui soggetti partecipanti, sui finanziamenti, sul modello organizzativo, mentre l'unica cosa "certa" è sempre e comunque il nobile intento perseguito: fare di Firenze la novella Capitale della cultura e rilanciarne così l'immagine.Poi ad un tratto l'arcano viene svelato: l'oro si trasforma in piombo, il grande progetto in una piccola operazione di maquillage per mantenere in vita l'esistente, la nobiltà d'intenti lasciamola pure stare e con essa il rispetto e le ambizioni di questa città».(fn)