«Maggiore sostegno alla cooperazione internazionale», approvata risoluzione di Malavolti (DS)
Il consiglio comunale chiede «un più forte impegno italiano per la cooperazione internazionale allo sviluppo». Con l'approvazione di una risoluzione del consigliere dei Ds Gregorio Malavolti, l'assemblea di Palazzo Vecchio impegna il sindaco Domenici «anche in qualità di presidente dell'ANCI (l'associazione dei Comuni italiani) a sollecitare il Parlamento ed il Governo a reintegrare il finanziamento di 250 milioni di euro, in modo da non decurtare le risorse destinate alla cooperazione internazionale per il 2004» e «a prevedere, in sede di approvazione della legge finanziaria 2005, lo stanziamento dello 0,27% del prodotto interno lordo a favore della cooperazione allo sviluppo». (fn)Questo il testo della risoluzione:Risoluzione: "A sostegno di un più forte impegno italiano per la cooperazione internazionale allo sviluppo"Consiglieri Proponenti: Gregorio MalavoltiIl Consiglio Comunale di FirenzeCONSIDERATOChe le ferite aperte dai crimini terroristici, il fallimento dell'uso delle armi per la riduzione dei conflitti, l'inasprimento dell'intolleranza e del razzismo impediscono l'affermarsi della convivenza pacifica tra i popoli;Il sempre più preoccupante quadro internazionale porta a ribadire con fermezza come sia necessario operare per la rimozione delle disuguaglianze e la modifica dell'attuale sistema di relazioni economiche che queste disuguaglianze amplificano e che in questo contesto l'unico strumento per costruire pace, sicurezza e sviluppo per l'intera umanità sia un'adeguata politica di cooperazione e solidarietà internazionale tesa a garantire diritti e opportunità eque per tutte le popolazioni che ancora vivono in condizioni di povertà e di miseria;Che le crescenti ondate migratorie che spesso finiscono in insopportabili tragedie, e che sono determinate dall'accrescersi delle disuguaglianze economiche tra paesi ed aree geografiche del pianeta si affrontano, oltre che con validi strumenti volti all'accoglienza e all'integrazione, anche con politiche miranti a promuovere migliori condizioni di vita e ad affermare i diritti umani e civili in tutti quei paesi da cui si muovono i flussi migratori;Che il nostro territorio ha tradizioni di apertura e solidarietà, rese concrete da una pluralità di efficaci azioni nel campo della cooperazione internazionale, realizzate dalle istituzioni, dalle organizzazioni non governative, dal mondo del volontariato laico e religioso, con il contributo attivo di migliaia di cittadini anche attraverso l'innovativo strumento delle cooperazione decentrata tra territori;Che questo impegno acquista maggiore forza se è parte di un più complessivo e rilevante impegno che coinvolge tutte le sedi istituzionali, regionali e nazionali;La necessità di perseguire obiettivi di risanamento dei conti pubblici del nostro Paese non può essere fatto riducendo il già esiguo impegno economico dell'Italia a favore di iniziative di cooperazione allo sviluppo che vede il nostro paese attestarsi ad uno degli ultimi posti nell'Unione Europea quanto a stanziamento di risorse;CONSIDERATOChe nella discussione parlamentare è all'ordine del giorno la proposta di azzerare i fondi residui del 2004 destinati alla cooperazione internazione mediante il taglio di 250 milioni di euroChe contemporaneamente lo stesso Ministero dell'Economica propone un'ulteriore riduzione degli stanziamenti destinati alla cooperazione internazionale nella proposta di finanziaria 2005;CONSIDERATOChe queste misure proposte comporterebbero Il mancato versamento del contributo italiano al Fondo globale per la lotta all'Aids, alla tubercolosi, alla malaria il taglio dei fondi previsti per la ricostruzione in Afghanistan e Iraq l'azzeramento dei contributi previsti per i progetti delle Ong;Che questi tagli si inseriscono in un contesto già molto difficile per le organizzazioni con governative, che hanno visto il blocco o la ritardata erogazione anche di anni dei finanziamenti già approvati dal Ministero degli Affari EsteriChe il perdurare di questo stato di cose ha costretto le associazioni ed organizzazioni italiane ed i loro partner dei progetti nel Sud del mondo, nella consapevolezza della responsabilità che hanno nei confronti dei destinatari dei progetti di cooperazione, a continuare ad anticipare le risorse umane e finanziare per terminare i progetti in esecuzione e per avviare quelli già approvati, con conseguenti gravi difficoltà gestionali ed operative per le organizzazioni stesse;IMPEGNA IL SINDACOAnche in qualità di Presidente dell'ANCI a sollecitare il Parlamento ed il Governo: a reintegrare il finanziamento di 250 milioni di euro, in modo da non decurtare le risorse destinate alla cooperazione internazionale per l'anno 2004; a prevedere in sede di approvazione della Legge Finanziaria 2005 lo stanziamento dello 0,27% del Pil a favore della cooperazione allo sviluppo, come da impegno sottoscritto in sede di Consiglio dei Ministri della Unione Europea a Barcellona nel 2002, e quale tappa intermedia rispetto al raggiungimento dello 0,7% del Pil richiesto dalle Nazioni Unite