Falciani (SDI): «Una strada intitolata a Alessandro Bonsanti e Giuseppe Parenti»

Alessandro Bonsanti e Giuseppe Parenti. Due grandi personaggi della cultura ai quali, secondo il capogruppo dello SDI Alessandro Falciani, intitolare altrettante strade della nostra città.«L'ex sindaco di Firenze Alessandro Bonsanti – ha ricordato il capogruppo dello SDI – è stato uno dei protagonisti di quella importanti stagione culturale che vide la nascita di riviste come "Solaria", "Letteratura", "Il Mondo". Dopo la gestione di Eugenio Montale, nel 1941, fu nominato direttore del Gabinetto Vieusseux dando un decisivo sviluppo alla biblioteca, all'archivio e agli incontri culturali. Promosse e guidò la ricostituzione dell'associazione italiana biblioteche dal 1946 al 1951. Eletto sindaco di Firenze nel 1982 resse tale carica fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1984. Stimato per le sue doti di uomo di cultura, ha intrattenuto con tutte le forze politiche un rapporto aperto, ed ha rivelato le sue alti doti di correttezza, lasciando un indelebile ricordo tra i fiorentini».«Giuseppe Parenti è stato un importante studioso di statistica – ha sottolineato Falciani – nel primo ventennio del dopoguerra fu impegnato in missioni e consulenze di alto prestigio sia in campo nazionale che internazionale.Faceva parte di numerose società scientifiche come l'Accademia dei Lincei, fu impegnato a Washington per il "piano Marshall", a Parigi per l'Oece, a Ginevra per l' "organizzazione internazionale del lavoro". Dal 1949 al 1969 fu vicepresidente del "comitato per l'attuazione dell'occupazione operaia", che poi diventerà l'INA-Casa, un rilevante strumento di sviluppo economico e sociale del paese e di cui fu presidente. In tale veste, su richiesta dell'allora sindaco La Pira, realizzò il complesso edilizio dell'Isolotto».«Dal 1968 al 1973 – ha ricordato il capogruppo dello SDI – fu preside della facoltà di economia e commercio e poi rettore dell'università di Firenze dal 1973 al 1976, una gestione la sua che innovò e dette un forte impulso all'ateneo. Parenti volle tornare alla tradizione dell'inaugurazione pubblica dell'anno accademico in Palazzo Vecchio, aperta cioè agli studenti e alla cittadinanza ridando così l'orgoglio alla sfera degli studi e della cultura di appartenere ad una comunità viva». (fn)