Guerra in Iraq, delegazione di consiglieri consegna lettera aperta al console Usa
Una delegazione di cittadini e consiglieri comunali sarà ricevuta domani mattina dal console generale degli Stati Uniti. In quell'occasione sarà consegnata una lettera aperta sulla guerra in Iraq. Della delegazione faranno parte i consiglieri Anna Nocentini, Lorenzo Marzullo, Ornella De Zordo, Gianni Varrasi e Gregorio Malavolti. (fn)Questo il testo della lettera aperta:«Al Console Generale degli Stati Uniti d'America di FirenzeSignor Console,ci rivolgiamo a lei in quanto rappresentante del governo degli Stati Uniti d'America e in quanto, soprattutto, rappresentante del popolo americano, popolo che, in misura crescente, manifesta la propria opposizione alla guerra in Iraq e al permanere delle truppe della coalizione in quel martoriato Paese.Come cittadini di Firenze e della Toscana, terra di pace e di accoglienza, vogliamo esprimerle i nostri forti sentimenti di angoscia, dolore, orrore per quanto successo nell'assedio e nell'assalto alla città di Falluja e il nostro allarme per la sistematica violazione del diritto internazionale e delle regole umanitarie.Abbiamo letto testimonianze che parlano di bombardamenti continui su obiettivi civili, quali ospedali, ambulanze, luoghi di culto, abitazioni e addirittura cortei funebri. Sappiamo delle immense perdite tra la popolazione civile, perdite che rifiutiamo di definire "effetti collaterali".Sappiamo dei lutti che hanno colpito le famiglie americane, che piangono caduti a migliaia, e del dramma dei circa 10.000 feriti fra i soldati del contingente del suo PaeseTali operazioni militari, tali drammi, e la politica di guerra e di aggressione, allontanano sempre più gli Stati Uniti dall'Europa, come dimostra il progressivo ritiro dei contingenti internazionali.Le chiediamo di riferire al suo Governo il nostro pensiero e la nostra richiesta:- cessino i bombardamenti sugli obiettivi civili;- cessino le operazioni militari;- si ritirino le truppe lasciando al popolo iraqueno, con il supporto dell'ONU, la possibilità di ricostruire le proprie città e le forme della propria convivenza civile.Firenze, 30 novembre 2004»