"Riconoscere l'abuso nel minore", un convegno all'ospedale Meyer per parlare dei bambini vittime di maltrattamenti o violenze

"Investire nei bambini per un futuro migliore dell'umanità intera". Con questa frase stamani si è aperto il convegno, nell'aula magna dell'ospedale Meyer, che ha avuto come tema: "riconoscere l'abuso nel minore". All'incontro, che è stato introdotto dal direttore generale dell'ospedale Meyer Paolo Morello Marchese, e a cui hanno preso parte varie istituzioni della città, è intervenuta l'assessore alla pubblica istruzione e politiche minorili Daniela Lastri, che ha illustrato le varie iniziative intraprese in questi anni dall'amministrazione comunale, nei confronti dei minori che hanno subito maltrattamenti o violenze."Da tempo il Comune sostiene il progetto dell'associazione Artemisia - ha spiegato l'assessore Lastri - che si occupa, in stretta collaborazione con i servizi territoriali, di fornire consulenza psicologica e legale, sostegno ed accompagnamento ai minori con problematiche inerenti l'abuso e il maltrattamento. Poi è stato organizzato un "tavolo permanente contro la violenza, il maltrattamento e l'abuso sessuale in danno ai minori", con funzioni di coordinamento, definizione delle strategie e gestione dei progetti. Il Tavolo, ha la funzione di trovare un linguaggio comune, tra le diverse istituzioni in modo da organizzare un sistema coordinato di interventi e di servizi sul territorio cittadino, attivando percorsi per diffondere una cultura dell'infanzia"."Nel 2000 – ha proseguito l'assessore - è nato il "Centro Sicuro" rivolto ai minori in stato di abbandono e sfruttamento: un servizio di accoglienza temporanea per minori fino a 14 anni di età abbandonati per strada, che hanno commesso reati o vengono sfruttati"."Nel 2003 è stato approvato un protocollo d'intesa con varie istituzioni locali nel quale il Comune di Firenze è capofila – ha spiegato Lastri -. Sulla base di questo accordo vi è la volontà di un coordinamento degli interventi nei confronti dei minori. Tra questi sono stati attivati percorsi di formazione congiunti per operatori che vivono a stretto contatto con i minori. In questi anni infatti sono stati attivati molti corsi di formazione per insegnanti o dirigenti scolastici ed educatori degli asili nido ma anche del personale socio sanitario e dell'area della giustizia". "Per raggiungere l'obiettivo dell'integrazione – ha evidenziato l'assessore - è fondamentale il ruolo della formazione, che non deve essere intesa in maniera episodica, o estemporanea, ma come metodo permanente che accompagni e sostenga costantemente gli interventi, in una logica di lavoro progettuale e di coordinamento tra gli enti".Al convegno hanno partecipato Vincenzo Indolfi della Questura din Firenze, Ernesto Caffo, professore di neuropsichiatria infantile dell'Università di Modena, Gianfranco Casciano del tribunale dei minorenni, e altri rappresentanti di enti ed istituzioni che da anni lavorano contro gli abusi e i maltrattamenti dei minori.(pc)