Partecipazione, i bisogni e le esigenze dei malati al centro del percorso. "Firenzeinsieme" incontra la Consulta per la tutela della salute mentale

Una collaborazione proficua con i quartieri e il Comune per non sentirsi soli con la malattia, gli spazi e le attività di socializzazione per incontrare gli altri, centri diurni e comunità terapeutiche dove sia previsto un programma riabilitativo personalizzato. Sono alcuni dei messaggi lanciati dalle associazioni della Consulta per la tutela della salute mentale che questa mattina hanno incontrato l'assessore alla partecipazione Cristina Bevilacqua nell'ambito del percorso di partecipazione al programma di governo, a cui hanno preso parte le seguenti associazioni: Astolfo, Santarosa, Centro studi Wilhelm Reich, Scuola di Luca, Nuova Aurora, Centro di solidarietà, Avo associazione volontari ospedalieri, Il villino, Società italiana di psichiatria penitenziaria, Gruppo Pentagramma, Diapsigra, Il seme dell'ascolto, Il Ponte."Un incontro – ha detto la Bevilacqua - da cui è emersa l'importanza dei servizi sociali territoriali. E proprio nei quartieri che si trova il primo punto di contatto con i cittadini e dove sono fornite le indicazioni con le opportunità per l'accesso ai servizi fruibili".La salute mentale è un problema di cui la comunità deve farsi carico attraverso la prevenzione ed il sostegno alle famiglie e alle associazioni. Non si tratta solo di un sostegno assistenziale. L'esigenze fatta presente dalle associazioni è infatti quella di creare situazioni in cui gli utenti possano usufruire di attività ricreative, culturali, di socializzazione per il reinserimento.Nella città di Firenze sono circa 6300 le persone con qualche forma di disagio, 2000 quelle che presentano forme più gravi. La città offre una pluralità di servizi intermedi, ma sono state sottolineate alcune priorità di lavoro: la mappatura dei bisogni delle persone sul territorio e la necessità di strutture che garantiscano la "residenzialità", incrementando comunità terapeutiche, case famiglia, alloggi personalizzati. Le associazioni hanno ricordato il diritto di una assistenza dignitosa e di una adeguata riabilitazione nonché di voler continuare a portare il loro contributo di proposta e collaborazione con le istituzioni. In particolare, nell'ambito dei futuri organismi di partecipazione previsti nella Società della salute. (lb)