"Acqua bene comune", anche Firenze al convegno di Milano

"Il ruolo degli enti locali per una nuova politica italiana dell'acqua" è il titolo del convegno che si è svolto ieri a Milano ed al quale ha aderito anche il consiglio comunale di Firenze rappresentato dal presidente Eros Cruccolini.Proprio l'assemblea di Palazzo Vecchio ha approvato, nell'ottobre scorso, un'apposita mozione sull'acqua come "bene comune mondiale".L'iniziativa di ieri, organizzata dal "Comitato italiano Contratto Mondiale sull'Acqua", si è articolata in varie sessioni di lavoro: "acqua come diritto umano e bene comune: il ruolo degli enti locali", "percorsi legislativi per una "ripubblicizzazione" dei servizi pubblici" e "percorsi locali per una gestione pubblica, solidale, partecipata: esperienze e progetti in corso in Italia».Da Milano, inoltre, è stata lanciata la proposta per un "manifesto italiano per una nuova gestione pubblica dell'acqua": «Il presidente del "Contratto Mondiale dell'Acqua" Riccardo Petrella – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini – si è detto disponibile per presentarlo a Firenze».Nel convegno di Milano sono stati discussi i percorsi possibili per una gestione pubblica, partecipata, solidale dell'acqua nell'attuale contesto legislativo italiano e regionale. Dalle varie relazioni sono anche emerse situazioni che restano fonte di preoccupazione e di interrogativi.«Nel 1995 – ha ricordato Cruccolini – il vicepresidente della Banca mondiale espresse una previsione inquietante: se la guerre di questo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del secolo prossimo avranno come oggetto del contendere l'acqua. Molti segni fanno pensare che avesse ragione. Sappiamo della scarsità di acqua in Israele, India, Cina, Bolivia, Canada, Messico, Ghana e Stati Uniti. Le guerre dell'acqua non sono una prospettiva lontana nel futuro. Il conflitto è già in corso, anche se non è sempre visibile». (fn)