Voto agli stranieri nei consigli di quartiere, Perini (Margherita): «Fa parte di un ineludibile processo di integrazione»
«Il diritto di voto attivo e passivo costituisce la più alta espressione di un più generale diritto di partecipazione ed è opportuno estenderlo laddove la comunità chiede agli stranieri di esercitare tanti doveri». Così il capogruppo della Margherita Nicola Perini commenta l'approvazione, ieri sera da parte dell'assemblea di Palazzo Vecchio, della delibera che estende il diritto di voto attivo e passivo per i consigli di quartiere agli extracomunitari che sono residenti da almeno un anno a Firenze«Non deve essere assolutamente fermato ha aggiunto il lungo processo di integrazione che ha dato i primi risultati nel luglio 2003 con le modifiche allo statuto comunale che hanno consentito l'istituzione del consiglio delle cittadine e cittadini stranieri».Secondo il capogruppo della Margherita «la possibilità di attribuire agli stranieri residenti il diritto di elettorato attivo e passivo nei consigli circoscrizionali trova anche conforto nel parere del Consiglio di Stato».«Questa proposta ha concluso deve maturare in un ambiente "pronto" ad accoglierla. L'opportunità di esercitare il diritto di voto, oltre che una proposta politica, è una scelta culturale e morale. E' una riflessione attenta alle esigenze della città. Sono infine preoccupato per le considerazioni di una parte della destra incivile e cialtrona, che cavalca ed alimenta paure nella comunità, e per una spaccatura culturale all'interno della stessa comunità». (fn)