Quartiere 1: da venerdì, il mercato di Natale dell'A.D.I.S.C.O. alla Chiesa di San Carlo ai Barnabiti
Dal 26 al 28 novembre, alla Chiesa di San Carlo ai Barnabiti (via Sant'Agostino 23), il Quartiere 1 e l'A.D.I.S.C.O. organizzano il "Mercato di Natale: un dono per la vita" ed il ricavato sarà devoluto alla ricerca sulle cellule staminali del cordone ombelicale.Il mercato si svolgerà con orario continuato dalle 10,00 alle 19,00."Abbiamo aderito con entusiasmo all'iniziativa dell'A.D.I.S.C.O. perché crediamo fortemente nella necessità di diffondere la cultura della donazione del cordone e potenziare la ricerca ha commentato il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi. L'importanza delle cellule contenute nel sangue placentare non è un'innovazione medico-scientifica: da anni se ne parla, ma purtroppo è ancora poco conosciuta. Il lavoro svolto dall'A.D.I.S.C.O. in Italia e in Toscana ha dato un importante contributo alla conoscenza. Questa iniziativa dunque non poteva che ottenere il nostro pieno appoggio".L'A.D.I.S.C.O. è l'associazione delle donatrici italiane di sangue del cordone ombelicale: saranno messi in vendita tanti oggetti di vario genere donati dagli sponsor all'iniziativa. Doni per Natale ma anche doni per la vita: i proventi, infatti, saranno devoluti per finanziare la ricerca sul sangue placentare.Il cordone ombelicale, che permette lo scambio di sostanze nutritive e di ossigeno tra la madre e il suo bambino durante i mesi di gestazione, alla nascita viene reciso e solitamente inutilizzato. Poche donne, purtroppo, sanno che il cordone può ridonare la vita: il sangue in esso contenuto (detto anche sangue placentare perché permane nella placenta al termine del parto) è ricco di cellule staminali del tutto simili a quelle contenute nel midollo osseo dalle quali hanno origine globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Queste cellule hanno un ruolo importante nella cura di alcune gravi malattie del sangue, in particolare leucemie e linfomi. L'immaturità immunologia di queste cellule, conservabili per più di dieci anni presso adeguate strutture dette Banche del Sangue cordonale, le rende particolarmente adatte ai trapianti in caso di necessità.La donazione del cordone ombelicale viene decisa dalla madre e deve essere effettuata grazie ad una particolare procedura adottata da ostetriche appositamente formate, come avvenuto di recente in un corso nazionale organizzato in Toscana proprio dall'A.D.I.S.C.O.L'associazione, unica in Europa ad occuparsi di questo tema, è nata nel 1995 proprio per diffondere in Italia la cultura della donazione del sangue placentare e per sostenere la ricerca in questo campo. Promuove diverse iniziative per migliorare le attrezzature e i servizi relativi al prelievo di sangue placentare nelle strutture ospedaliere, potenziare la ricerca sul sangue placentare, sostenere finanziariamente la rete di banche del sangue del cordone ombelicale.In Toscana l'A.D.I.S.C.O. è nata nel 1997 e la sua presidente è Elena Lucchesi che ha ringraziato il quartiere e tutti coloro che si stanno adoperando per la riuscita dell'iniziativa: "siamo immensamente grati ha detto Elena Lucchesi al Quartiere 1 che ha patrocinato l'iniziativa e a tutte le aziende che hanno deciso di fare donazioni per averci permesso di organizzare anche quest'anno il mercatino di Natale di A.D.I.S.C.O. La cultura della donazione è essenziale per permettere alla ricerca sulle cellule staminali del sangue placentare di andare avanti e per far conoscere l'importanza della donazione. Il cordone è come un nastro rosso che dona ai bambini la vita due volte: durante la gravidanza e dopo la nascita, per quei piccoli bambini colpiti da gravi malattie come leucemie e linfomi che possono essere salvati grazie ai trapianti di cellule staminali".Ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del "Mercato di Natale dell'A.D.I.S.C.O." anche Letizia Lombardini, responsabile della Banca del Sangue placentare della Toscana con sede presso l'ematologia dell'azienda ospedaliera di Careggi. (segr. red.)