Amato (FI): «Un'agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici e delle società partecipate»

Un'agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici e delle società partecipate. La chiede il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato.«Due importanti città italiane come Roma e Palermo – ha spiegato Amato nel corso di una conferenza stampa – hanno un organismo del genere. Questa agenzia dovrebbe svolgere funzioni di supporto propositivo e tecnico-conoscitivo nei confronti del consiglio comunale, del sindaco e della giunta con indipendenza ed autonomia di giudizio. Il suo scopo principale sarebbe quello di contribuire a migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali: dall'illuminazione pubblica alla mobilità, dai servizi sociali alla fornitura dell'acqua, dall'igiene urbana alle società partecipate. A Roma, ad esempio, questo organismo presenta al consiglio comunale una relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici e sull'attività svolta. La relazione annuale è il principale strumento di ricognizione e analisi delle condizioni di svolgimento dei servizi».«Di fronte alla grave situazione nella quale si trovano le partecipate del Comune – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato – a ben poco servirà il regolamento che sta per essere approvato dal consiglio comunale. Questa maggioranza ha bocciato tutti i nostri emendamenti: libertà di accesso per i consiglieri comunali alle attività di tali società; controllo, da parte dell'assemblea di Palazzo Vecchio sulle nomine dei revisori; abolizione di quelle norme che discriminano gli appartenente alla massoneria e incompatibilità tra politica e gestione delle società. Per impedire, ad esempio, che tali società diventino il "rifugio" di quei politici "trombati" che, in precedenza, non avevano esercitato pienamente la loro funzione di controllo».«A Napoli, dove governa una giunta di centrosinistra – ha ricordato Amato – esiste un regolamento che stabilisce non possono essere nominati nelle partecipate sia i politici "trombati" che chi ha ricoperto quel ruolo per due volte. A Firenze, invece, da tre mandati Cervellin siede sulla poltrona di presidente della Centrale del Latte. C'è l'esigenza di aprire una questione di etica pubblica: ex assessori, ex consiglieri devono restare fuori, per almeno cinque anni, dalle società partecipate».«Quanto alle consulenze esterne ed agli incarichi professionali affidati dal Comune – ha rilevato il capogruppo di Forza Italia – notiamo che l'amministrazione comunale è finalmente riuscita a fornire i dati sulle consulenze esterne: purtroppo non si tratta di una decisone autonoma della giunta ma di atto imposto dalla Corte dei Conti. Dai dati, comunque, emerge che le consulenze sono state ridotte: questo conferma che tali incarichi possono essere tagliati. Tuttavia resta il problema della mancanza di chiarezza».Per questo Amato ha rilanciato la proposta del "libro bianco" «che dovrebbe contenere il numero preciso di consulenze affidate, le motivazioni, i risultati e le conclusioni di ogni singola consulenza e, contemporaneamente, gli elenchi con i nomi e i curricula degli esperti nominati nonché i motivi per cui sono stati scelti, illustrando, nel dettaglio, la modalità seguita ed i costi sostenuti». (fn)