Anziano sfrattato, l'assessore Coggiola: "Non avevamo ricevuto alcuna domanda, altrimenti potevamo procedere a una pre-assegnazione"

"L'anziano che è stato vittima del drammatico episodio di stamani poteva beneficiare di una pre-assegnazione, ma non ha mai fatto domanda per un alloggio popolare". Lo afferma l'assessore alla casa Paolo Coggiola che in consiglio comunale ha risposto a una serie di interrogazioni sullo scoppio di una bombola, poco prima dell'esecuzione di uno sfratto coattivo, che ha provocato il ferimento di un anziano.L'anziano ferito era stato sfrattato per finita locazione da un alloggio di proprietà privata e non ha fatto alcuna domanda per ottenere l'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Risulta invece avere fatto un'istanza nel 2001 per essere inserito nella graduatoria per ottenere il rinvio dell'esecuzione dello sfratto, ai sensi della Legge 388/2000, ottenendo così una serie di rinvii. Lo stesso avrebbe potuto presentare domanda per partecipare al nuovo bando che scade il prossimo 18 novembre. In tal caso, verificati i requisiti, avrebbe potuto usufruire di una pre-assegnazione di un alloggio Erp, così come è stato fatto già per altri dodici nuclei familiari sottoposti a procedura esecutiva di sfratto."Dopo il decreto ‘salvasfratti', che in realtà non salvava niente perché rinviava solo fino al 31 ottobre il provvedimento – ha aggiunto l'assessore Coggiola – si sono attivate le procedure di sfratto che poteva essere evitato, come accaduto per molti altri casi, attraverso una pre-assegnazione. Attualmente abbiamo calendarizzati 4-5 sfratti al giorno e laddove siamo in presenza di persone già in graduatoria o che hanno fatto domanda per essere inseriti nel nuovo bando, abbiamo proceduto alle pre-assegnazioni di alloggi Erp. L'anziano vittima dell'incidente di stamani, potrebbe tuttavia fare una domanda per il bando che scade il 18 novembre di questo mese e, se in possesso di requisiti, risolvere il suo problema".L'assessore Coggiola ha anche fatto un riferimento alla drammatica esigenza abitativa in città, che supera le possibilità attuali dell'edilizia pubblica. "In questo momento – ha detto ancora l'assessore Coggiola – abbiamo una disponibilità di 160 alloggi liberati che saranno riassegnati. Accanto a questo ne abbiamo circa 350 in costruzione, ma per la dimensione del problema sono numeri decisamente insufficienti. Finora poi le domande del bando per l'assegnazione di alloggi popolari sono già 2300, ma il numero è destinato a salire in questi ultimi giorni. Si tratta quindi di un problema di carattere generale che deve essere affrontato con la ricerca di nuove risorse perchè non c'è dubbio che, in assenza di politiche nazionali per il settore, le possibilità di intervento sono molto limitate. Servono pressioni e iniziative politiche dei Comuni per una politica nazionale sull'emergenza abitativa e in particolare sull'edilizia popolare".L'assessore Coggiola ha ribadito infine la sua disponibilità per un consiglio comunale aperto sulle problematiche abitative.(fd)