Emergenza rifiuti, Toccafondi e Grazzini (FI): «I dati sono allarmanti ma il centrosinistra sembra non accorgersene»
26 milioni mezzo di euro l'anno solo per pagare le discariche. Un affare immenso che cresce invece di diminuire, non cambia cattive abitudini invece di programmarsi un futuro migliore e che peserà sempre di più sulle tasche dei contribuenti. E' questo, secondo il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi e il capogruppo in consiglio provinciale Graziano Grazzini, il "pianeta rifiuti" a Firenze.«Discariche disseminate ovunque, la raccolta differenziata che arranca e un termovalorizzatore che doveva essere costruito ormai da cinque anni e che ancora non c'è hanno evidenziato i due esponenti di Forza Italia una situazione problematica che potrebbe diventare grave a partire dal prossimo gennaio quando il Comune non saprà dove portare i rifiuti e le possibili alternative faranno comunque aumentare i costi».«Nel "Piano Ato" dei rifiuti dell'area fiorentina si individuava come discarica di riferimento quella di Le Borra, a Figline hanno ricordato Toccafondi e Grazzini - ad oggi invece quel sito non è ancora aperto e così il consorzio Quadrifoglio è costretto ad utilizzare Case Passerini e Firenzuola che si trovano all'interno del territorio dell'Ato, "l'ambito territoriale ottimale", ma è anche costretta ad utilizzare la discarica di Casa Rota nell'aretino e Peccioli nel pisano che si trovano fuori Ato e che hanno costi ben più alti. Per la metà si utilizzano siti all'interno dell'Ato e per metà quelli fuori. Solo per l'utilizzo della discarica di Casa Rota nel 2004 si pagheranno quasi 10milioni di euro, per quello di Case Passerini 4milioni e 600mila euro. Ma c'è di più perché questi costi sono suscettibili di aumenti improvvisi anche perché non c'è un osservatorio che controlli i prezzi stabiliti dalle discariche».«Nel 2005, ad esempio hanno spiegato i due esponenti di Forza Italia - si prevede che, solo per Casa Rota, ci sarà un aumento del costo a tonnellata da 64 a 69 euro, inoltre nel 2005 la discarica fiorentina di Case Passerini si dovrebbe esaurire e le quasi 74 mila tonnellate di rifiuti oggi depositate dovranno essere trasferite altrove con costi molto maggiori. E che saranno pagati dai cittadini. Questo senza avere la prospettiva di un termovalorizzatore entro qualche anno».«Firenze, per l'ennesima volta, non è riuscita a raggiungere il 35% di raccolta differenziata rispetto al totale dei rifiuti prodotti hanno proseguito Toccafondi e Grazzini - questo in virtù di un dispositivo del decreto Ronchi non ci permette di accedere ad agevolazioni finanziarie. Tali difficoltà si ripercuotono negativamente sul bilancio del Comune per 2milioni di euro. Ma Quadrifoglio, oltre la raccolta differenziata "alla fonte" ovvero quella dei cassonetti, tramite i suoi impianti di smistamento, riesce a smistare anche quanto gettato nel non differenziato e così in realtà la percentuale dei riciclati supera addirittura il 40%. Per il decreto Ronchi, però, questo non vale: cosa si aspetta per cambiare questo dispositivo? Infine il Comune incassa, sempre per il decreto Ronchi, circa il 99% del costo del servizio ovvero circa 67milioni di euro. Il problema, comparando i bilanci del Comune e di Quadrifoglio, è che il Comune trasferisce al Quadrifoglio circa il 95% di quanto incassato, trattenendosi circa 2milione e mezzo di euro. Un buon modo di fare federalismo fiscale».«La particolarità di Firenze ha rilevato Graziano Grazzini con una produzione di rifiuti nettamente superiore alla media nazionale, e con tendenza ad aumentare, rende questo problema particolarmente urgente. Il fatto che il centrosinistra governi sia in Provincia che nel Comune di Firenze non ha impedito che i ritardi amministrativi si siano accumulati con una gravità senza precedenti». (fn)