Anniversario della strage di Nassiriya, stamani la cerimonia in Palazzo Vecchio
Prima i 19 nomi dei caduti, poi un minuto di silenzio che ha unito Palazzo Vecchio a tutta l'amministrazione, alle scuole fiorentine e all'intera città, invitata dal sindaco Leonardo Domenici a fermarsi per ricordare. Così Firenze stamani ha commemorato le vittime dell'attentato di Nassiriya che un anno fa colpì tragicamente il nostro paese, con una breve cerimonia che ha visto nella Sala degli Elementi, insieme al vicesindaco Giuseppe Matulli, al presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, agli assessori e ai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, il prefetto Gianvalerio Lombardi, il comandante regionale dei carabinieri generale Rosi, il comandante della Scuola Marescialli generale Barraco, il comandante provinciale colonnello Nistri, il colonnello dell'Esercito Francesco Coletti.Un ricordo "austero ma solenne e sentito", come lo ha definito il vicesindaco Giuseppe Matulli che nel suo breve intervento, dopo aver rivissuto i giorni in cui "la guerra entrò nelle case degli italiani, mai avevamo avuto tante vittime militari dalla fine della seconda guerra mondiale", ha sottolineato come un anno dopo si muoia ancora in guerra e non solo in Iraq, ma in tanti conflitti dimenticati. "Di fronte a tutto questo c'è bisogno non solo dell'azione dei governi, ma anche della comune consapevolezza politica di come si possa trovare una via per la pace" ha detto Matulli, che ha citato le parole scritte prima dell'esecuzione da un soldato italiano condannato a morte durante l'ultima guerra: "Quello che accade oggi qui, amici miei, accade anche perché voi non ne avete voluto sapere". "Un invito a pensare al futuro, a non rassegnarsi, a non disimpegnarsi ha concluso il vicesindaco perché è anche e soprattutto così che potremo onorare le vittime di Nassiriya". (ag)