Società della salute, Nocentini (Rifondazione): «Si verifichi l'attuazione degli indirizzi espressi dal consiglio comunale»
«I consiglieri comunali nominati nella giunta della "società della salute"dovranno verificare come questo organismo intende tradurre operativamente gli indirizzi espressi dall'assemblea di Palazzo Vecchio». E' quanto ha dichiarato la vicecapogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini.«Nel corso del consiglio comunale aperto sugli anziani ha ricordato Anna Nocentini - è stato approvato a grande maggioranza un ordine del giorno sulle politiche locali per gli anziani, nel quale si danno indirizzi importanti alla "società della salute". La nostra assemblea non può infatti rinunciare al proprio compito di indirizzo e di controllo sulle politiche sociali, tanto più con la nascita della "società della salute"alla quale compete di armonizzare e concretare le politiche sociosanitarie. A fronte quindi di indirizzi sulle priorità per l'avvio della sperimentazione della "società della salute" determinati dalla giunta di questo organismo nello scorso 20 ottobre, che prevedono interventi prioritari per anziani e disabili, risulta particolarmente opportuna la decisione del consiglio comunale di individuare modalità e proposte concrete che quella stessa Giunta dovrà accogliere. E' quindi significativo l'impegno sancito nell'ordine del gionro, per "riconsiderare le politiche tariffarie (
) che tengano conto della diminuita capacità economica dei pensionati e al contempo non si ripercuotano sui figli", ben sapendo della necessità di rivedere e rendere più trasparenti i meccanismi dell'indicatore della situazione economica ISEE, detto redditometro; così come l'attenzione che deve essere riservata "nell'ambito delle politiche sulla casa, sul particolare disagio della popolazione anziana in situazioni di sfratto o di incapacità economica", nonostante la diminuzione del sostegno agli enti locali da parte del governo centrale, con la riduzione del fondo sociale per gli affitti».«Non meno importante ha concluso la vicecapogruppo di Rifondazione - l'impegno richiesto, nelle politiche del personale, a tenere "conto della necessità di continuità assistenziale", essendo ormai evidente a tutti che il continuo cambiamento di assistenti sociali, assistenti domiciliari, personale nelle "residenze sanitarie assistite" comporta una dequalificazione del servizio che grava tutta sugli utenti, che non comporta economicità per l'amministrazione e crea sfiducia nei cittadini. Infine, la richiesta di studiare soluzioni alternative alle strutture RSA "le cui rette assorbono gran parte della spesa corrente destinata agli anziani, e che risultano comunque insufficienti a rispondere al bisogno, (
) con moduli abitativi attrezzati e autogestiti, distribuiti nei rioni
": la necessità di trovare ulteriori soluzioni al bisogno di residenzialità per anziani non autosufficienti è ormai inderogabile, sia per i costi delle stesse, per i quali l'ordine del giorno approvato chiede comunque verifiche e controlli, sia per la necessità di non fossilizzarsi ulteriormente su questo tipo di soluzione che spesso non risponde alle aspettative degli anziani e delle famiglie». (fn)