Sgherri, Nocentini, Pieri (Rifondazione), Rotondaro e Pettini (Comunisti): «Inopportuna l'iniziativa "Acquartiere"»

Meglio sviluppare e rilanciare con decisione l'installazione di fontanini pubblici che lanciare iniziative come "Acquartiere" con la quale non si fa altro che sponsorizzare la commercializzazione, a costi maggiori, di acqua trattata dell'acquedotto.E' quanto sostengono Monica Sgherri, Anna Nocentini, Leonardo Pieri (Rifondazione Comunista) e Nicola Rotondaro e Luca Pettini (Comunisti Italiani) a proposito dell'iniziativa promossa dal Quartiere 4 in collaborazione con la Regione Toscana che prevede la possibilità di ottenere acqua alla spina in bottiglie riutilizzabili più volte grazie a filtri distribuiti gratis.«Si pubblicizza di fatto questi filtri – scrivono i cinque consiglieri in una interrogazione - tramite un'offerta di un certo numero di apparecchi forniti gratuitamente, ma chi non vi rientra potrà comprarlo, e i pezzi di sostituzione comunque a carico del cittadino. L'iniziativa prevede la vendita presso quattro esercizi privati di acque trattate a 0,09 centesimi al litro, oltre il contenitore, ossia circa 70 volte il costo medio dell'acqua erogata dall'acquedotto».«Non si tratta di acqua di alta qualità bensì di acqua trattata – sottolinea l'interrogazione - i filtri installati risulterebbero essere quelli della "Culligan" con caratteristiche standard nazionali e non specifiche alle caratteristiche dell'acqua dell'acquedotto. Pertanto ci sono dubbi legittimi relativamente alla sicurezza nel consumo per usi umani, tenendo conto di quanto già tragicamente verificatosi a Londra con la "Da sani", marchio della Coca Cola, che si è vista costretta, per alcuni casi di avvelenamento, a ritirare dalla commercializzazione acqua analogamente trattata, in quanto riscontrati livelli di bromato in quantità notevolmente superiore ai limiti di legge».I cinque consiglieri vogliono sapere dall'amministrazione «se non ritiene che di fatto vi sia una contro pubblicità dell'acqua dell'acquedotto»; «se non si ritiene invece che ci sia una mercificazione e privatizzazione dell'acqua dell'acquedotto a fini commerciali»; «quale sicurezza si ha di questa tecnologia e sulla qualità finale»; «quali e quanti controlli vengono effettuati ad esempio per garantire l'efficienza dei sistemi di filtraggio»; «se non si ritiene che iniziative del genere, se estese, possano avallare politiche concrete rispetto alle quali l'acquedotto fornisce con tariffe "controllate" acqua per uso sanitario mentre l'acqua potabile per uso umano sarà a presso maggiorato e presso centri di vendita privati»; «se non ritiene opportuno sviluppare e rilanciare con decisione l'installazione di fontanini pubblici». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:COMUNE DI FIRENZEGruppo Consiliare Rifondazione ComunistaTipologia: INTERROGAZIONE con risposta in aulaOggetto: sull'opportunità dell'iniziativa di acquartiere che sponsorizza la commercializzazione di acqua trattata dell'acquedotto a costi maggioriProponenti: Monica Sgherri, Anna Nocentini, Nicola Rotondaro, Leonardo Pieri, Luca Pettini.Rilevato positivamenteche sono stati installati dei fontanini pubblici nel parco dell'albereta, alle piagge e prossimamente ne verrà allestito uno anche nel parco di Villa Vogel;che detti fontanini erogano acqua di alta qualità e che a tal fine sono stati installati filtri scelti e studiati appositamente per le acque prodotte a Firenze dall'acquedotto; che sono gestiti da Publiacqua a costo zero per i cittadiniVenuta a conoscenza dell'iniziativa nel quartiere 4 "acquartiere" cosiddettamenteper migliorare la qualità dell'acqua e l'ambiente, facendo risparmiare i cittadini, come riporta il titolo del comunicato stampa sulla rete civica e del relativo depliant con il logo del Comune di firenze e "il Q.4 propone un'acqua di qualità per produrre meno rifiuti" un risparmio mensile di circa 10.000 bottiglie, il cui effetto dannoso per lo smaltimento è indiscutibile e noto; ma che una buona politica per la riduzione dei rifiuti non giustifica comunque l'intera operazione;Che si pubblicizza di fatto questi filtri tramite un'offerta di un certo numero di apparecchi forniti gratuitamente (ma chi non vi rientra potrà comprarlo) e i pezzi di sostituzione comunque a carico del cittadino;Che l'iniziativa pubblicizzata dal quartiere prevede la vendita presso quattro esercizi privati di acque trattate a 0,09 centesimi al litro (oltre il contenitore) ossia circa 70 volte il costo medio dell'acqua erogata dall'acquedotto;Sottolineato che non si tratta di acqua di alta qualità bensì di acqua trattata (acqua dell'acquedotto / dispencer / vendita) e che:- i filtri installati risulterebbero essere quelli della Calligan con caratteristiche standard nazionali e non specifiche alle caratteristiche dell'acqua dell'acquedotto- pertanto dubbi sono legittimi relativamente alla sicurezza nel consumo per usi umani, tenendo conto di quanto già tragicamente verificatosi a Londra con la Da sani (marchio della Coca Cola) che si è vista costretta a seguito di casi di avvelenamento a ritirare dalla commercializzazione acqua analogamente trattata, in quanto riscontrati livelli di bromato in quantità notevolmente superiore ai limiti di leggetutto ciò premesso visto che il Comune e il quartiere patrocinano questa iniziativa;Interroga il sindaco1) Se non ritiene che di fatto vi sia una contro pubblicità dell'acqua dell'acquedotto perché invece di promuoverne e pubblicizzarne la qualità, impegnarsi al raggiungimento e mantenimento di livelli qualitativi sempre più alti e sempre più controllati si veicola invece l'acquisto di acque meramente trattate;2) Se non ritiene che vi sia comunque pubblicità per l'uso di apparecchi per il trattamento di uso domestico;3) Se non si ritiene invece che ci sia una mercificazione e privatizzazione dell'acqua dell'acquedotto a fini commerciali visto che a fronte di un processo non sicuro c'è un guadagno per la vendita e a chi va il guadagno di questa vendita;4) quale sicurezza si ha di questa tecnologia e sulla qualità finale3) Quali e quanti controlli vengono effettuati ad esempio per garantire l'efficienza dei sistemi di filtraggio e quali disposizioni sono state stabilite per garantire l'accessibilità ai punti di prelivevo trovandosi questi in esercizi privati;5) Chi risulta essere figura giuridica che ne risponde in termini civili e penali dei rispettivi 4 punti di commercializzazione già in essere, nel caso di non conformità riscontrabili dagli Enti di Controllo e relative sanzioni economiche, oltreché in caso di danni all'integrità della salute dei cittadini;6) Se non si ritiene che iniziative del genere, se estese, possano avallare politiche concrete rispetto alle quali l'acquedotto fornisce con tariffe "controllate" acqua per uso sanitario mentre l'acqua potabile per uso umano sarà a presso maggiorato e presso centri di vendita privati (stante che la doppia conduttura visto il patrimonio edilizio consolidato richiede ingenti investimenti oltre che piani decennali di attuazione);ed inoltre7) Se non ritiene questa iniziativa di segno opposto all'iniziativa di installazione di fontanini pubblici per l'erogazione di acqua ad alta qualità a costo zero per i cittadini rispetto a quella di vendita vera e propria di "acqua trattata";8) Se non ritiene opportuno sviluppare e rilanciare con decisione l'installazione di fontantini pubblici (per i quali ci sono anche finanziamenti pubblici) chiedendo al gestore che la manutenzione di questi avvenga a costi contenuti tramite un programma stabile di intervento a larga scale, con personale interno, al fine di abbattere i costi di manutenzione a carico degli Enti Locali incentivandoli così a questa iniziativa.