Alta Velocità e "Scavalco" fra Castello e Rifredi, Giocoli (FI): «Residenti poco informati. Preoccupazione per l'impatto del cantiere su abitazioni e mobilità»

«Una vasta area di Firenze sarà sconvolta dai cantieri ma l'amministrazione non ha ancora ritenuto di informare adeguatamente i fiorentini». E' l'accusa rivolta dalla consigliera di Forza Italia e componente della commissione urbanistica Bianca Maria Giocoi dopo l'approvazione, questa mattina in consiglio comunale, della delibera sul cosiddetto "Scavalco di Castello" dell'Alta Velocità.«Su queste basi e vista la relazione geologica – ha spiegato Bianca Maria Giocoli – il mio voto non poteva che essere contrario. Dai documenti allegati emergono aspetti estremamente inquietanti sui quali dovrà essere fatta piena chiarezza. In particolare le relazioni geologiche esprimono valutazioni preoccupanti laddove ad esempio si dice che " i terreni interessati dallo scavo delle gallerie e trincee....a causa di una pronunciata "dewatering" sotto il carico di edifici....possono subire diminuzioni di volumi tali da pregiudicare l'integrità dei manufatti esistenti". Preoccupante è anche il passaggio dove si afferma che "se tali alterazioni piezometriche dovessero risultare significative ed i terreni compressibili, allora ci potrebbero essere delle conseguenze sulla stabilità degli edifici ...a valle... dell'intervento ed invece allagamenti dai locali interrati e seminterrati a monte"».«Ugualmente inquietanti - ha aggiunto la consigliera di Forza Italia - appaiono poi le valutazioni relative agli aspetti della mobilità che, per il cantiere, prevedono un impressionante numero di autocarri in transito. Gli effetti saranno mitigati utilizzando i treni ma ben 307 mila metri cubi di materiale in tre anni saranno trasportati dagli autocarri: l'impatto sul quartiere sarà comunque pesante».«All'assemblea pubblica che si è svolta la scorsa settimana a Castello – ha concluso la consigliera di Forza Italia – gli assessori Biagi e Bevilacqua non hanno affrontato minimamente questo argomento. I cittadini sono così stati tenuti all'oscuro dell'apertura di un cantiere che per tre anni sconvolgerà la zona. L'esperienza di Firenze Nova, tenuta all'oscuro di quanto stava accadendo fino al blitz estivo del taglio di decine di alberi, doveva essere di esempio per comportarsi in modo diverso ma così non è stato. E' questa la "partecipazione" tanto invocata dal sindaco? Quella di Castello sembrava piuttosto uno spot per il programma di Domenici». (fn)