Sgherri e Nocentini (Rifondazione): «Collaborazione fra Comune e Questura per i permessi di soggiorno dei cittadini extracomunitari»
Collaborazione fra Comune e Questura per i permessi di soggiorno dei cittadini extracomunitari. E' quanto chiede una mozione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e la vicecapogruppo Anna Nocentini.«Il testo unico sull'immigrazione si legge nella mozione - prevede che il permesso di soggiorno sia rinnovato entro venti giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda. La richiesta di rinnovo avviene ogni anno per gli stranieri con un contratto a tempo determinato, ogni nove mesi per i lavoratori stagionali, ogni due anni per i contratti di lavoro subordinati a tempo indeterminato».«La trafila prevista proseguono Sgherri e Nocentini - comporta che per ogni domanda ci si debba diverse volte in Questura con code estenuanti e frequenti difficoltà di traduzione. Peraltro i tempi di attesa alla Questura di Firenze sono di diversi mesi e ciò provoca il paradosso che quando viene rilasciato il permesso è già ora di chiedere il successivo».«In tutti questi mesi sottolineano le due consigliere di Rifondazione - gli stranieri cadono in una situazione di diritti dimezzati per ottenere un'abitazione e l'avvio delle pratiche di ricongiungimento familiare. Una situazione che causa forti disagi anche dal punto di vista del rispetto della dignità delle persone visto chei cittadini stranieri, una volta in possesso del permesso di soggiorno, diventano a tutti gli effetti utenti delle amministrazioni locali, pagando le imposte».Nella mozione si ricorda infine che «alcuni Comuni lombardi, quali Brescia e Como si sono organizzati per una collaborazione con la Questura che ha drasticamente diminuito i tempi di attesa riducendoli a un mese». (fn)Questo il testo della mozione:COMUNE DI FIRENZEGruppo Consiliare Rifondazione ComunistaTipologia: mozioneOggetto: permessi di soggiornoProponenti: Monica Sgherri, Anna NocentiniPremesso cheIl Testo Unico sull'Immigrazione (decreto legislativo 286/98) prevede che il permesso di soggiorno sia rinnovato entro venti giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda;che la richiesta di rinnovo avviene ogni anno per gli stranieri con un contratto a tempo determinato, ogni nove mesi per i lavoratori stagionali, ogni due anni per i contratti di lavoro subordinati a tempo indeterminato;che la trafila prevista comporta che per ogni domanda ci si debba diverse volte in Questura con code estenuanti e frequenti difficoltà di traduzione;che i tempi di attesa alla Questura di Firenze sono di diversi mesi e ciò provoca il paradosso che quando viene rilasciato il permesso è già ora di chiedere il successivo;che in tutti questi mesi gli stranieri cadono in una situazione di diritti dimezzati, per ottenere un'abitazione e l'avvio delle pratiche di ricongiungimento familiare;considerato chelo spirito che informa il Testo Unico sull'Immigrazione affida agli Enti Locali le pratiche necessarie all'accoglienza degli stranieri;che la situazione attuale causa forti disagi anche dal punta di vista del rispetto della dignità delle persone;visto inoltre chei cittadini stranieri, una volta in possesso del permesso di soggiorno, diventano a tutti gli effetti utenti delle Amministrazioni locali, pagando le imposte;che alcuni Comuni lombardi, quali Brescia e Como si sono organizzati per una collaborazione con la Questura che ha drasticamente diminuito i tempi di attesa riducendoli a un mese;tutto ciò premesso,i sottoscritti consiglieri invitano il Sindaco e gli assessori competenti a prendere in considerazione le esperienze delle altre città ed attivare le risorse e le iniziative necessarie perché il Comune adotti ogni collaborazione possibile con la Questura,e a suggerire al Governo , almeno in via transitoria, l'aumento della durata della validità del permesso di soggiorno, portandola a due anni per tutti.Anna NocentiniMonica Sgherri