Tossicodipendenze, AN: «No alla proposta di legge regionale»

L'amministrazione comunale si attivi per ritirare la proposta di legge regionale in materia di «organizzazione degli interventi sull'uso problematico di sostanze psicoattive e sulle dipendenze patologiche nel servizio sanitario regionale».La richiesta è contenuta in una risoluzione presentata dal capogruppo di Alleanza Nazionale Riccardo Sarra e dai consiglieri Giovanni Donzelli e Stefano Alessandri.«Nel testo della proposta di legge – sottolineano i tre consiglieri di Alleanza Nazionale - si legge che la Regione assicura "la promozione e il sostegno ad iniziative di sperimentazione di nuovi interventi di riduzione del danno ed in particolare: l'offerta gratuita di analisi delle sostanze per i consumatori anche se non utenti del singolo servizio, la predisposizione di luoghi igienicamente idonei presso i quali è possibile l'assunzione di sostanze". Tale "offerta gratuita di analisi delle sostanze" da parte di una istituzione come la Regione Toscana e la "predisposizione di luoghi igienicamente idonei" potrebbero essere lette da molti giovani come una autorizzazione istituzionale al consumo di sostanze stupefacenti».«Per combattere il fenomeno delle tossicodipendenze – prosegue la risoluzione – è invece necessario per le istituzioni investire sulla prevenzione e sul recupero, coinvolgendo chi si impegna da anni nel settore, con particolare attenzione alle comunità terapeutiche». (fn)Questo il testo della risoluzione:RISOLUZIONEOggetto: affinchè l'Amministrazione Comunale si attivi a far ritirare la proposta di Legge n. 382 del Consiglio Regionale della Toscana.I sottoscritti Consiglieri Comunali,VISTA la proposta di legge N. 382 del Consiglio Regionale della Toscana, prot. N. 10831/2. 104/Bis del 28.08.2004 con oggetto "NORME DI ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI SULL'USO PROBLEMATICO DI SOSTANZE PSICOATTIVE E SULLE DIPENDENZE PATOLOGICHE NEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE" proposta dai Consiglieri Gelli, Fossati, Ciucchi, Roggiolani e Frosoni;PRESO ATTO che all'art. 2 comma 4 paragrafo "e)" si legge che la Regione assicura "la promozione e il sostegno ad iniziative di sperimentazione di nuovi interventi di riduzione del danno ed in particolare: l'offerta gratuita di analisi delle sostanze per i consumatori anche se non utenti del singolo servizio, la predisposizione di luoghi igienicamente idonei presso i quali è possibile l'assunzione di sostanze"CONSIDERATO che L'Art. 72 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309con oggetto "Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza" al comma 1 specifica come in Italia sia "vietato l'uso personale di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui alle tabelle I, II, III e IV, previste dall'articolo 14. E' altresì vietato qualunque impiego di sostanze stupefacenti o psicotrope non autorizzato secondo le norme del presente testo unico (1).";PRESO ATTO dell'incompatibilità tra il divieto all'uso di sostanze stupefacenti espresso chiaramente dal testo di legge nazionale e la proposta di "offerta gratuita di analisi" e "la predisposizione di luoghi igienicamente idonei" prevista nelle proposta di legge regional;.CONSIDERATO INOLTRE che in data 21/10/2004 su la cronaca regionale del quotidiano La Nazione, sono apparse alcune dichiarazioni in merito a questa proposta di legge da cui ne emerge la forte contrarietà di chi opera nel settore, in particolar modo sia delle Comunità terapeutiche che del Presidente della FederSerD;RITENUTO che "l'offerta gratuita di analisi delle sostanze" da parte di una Istituzione come la Regione Toscana e la "predisposizione di luoghi igienicamente idonei" potrebbero essere lette da molti giovani come una autorizzazione istituzionale al consumo di sostanze stupefacenti;RIBADITA la convinzione che per combattere il fenomeno delle tossicodipendenze sia necessario per le Istituzioni investire sulla prevenzione e sul recupero, coinvolgendo chi si impegna da anni nel settore, con particolare attenzione alle Comunità terapeuticheIL CONSIGLIO COMUNALEChiede ai promotori di ritirare la proposta di legge N. 382 del Consiglio Regionale della Toscana, prot. N. 10831/2. 104/Bis del 28.08.2004 con oggetto "NORME DI ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI SULL'USO PROBLEMATICO DI SOSTANZE PSICOATTIVE E SULLE DIPENDENZE PATOLOGICHE NEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE"GIOVANNI DONZELLIRICCARDO SARRASTEFANO ALESSANDRI