Rischio esondazioni, un vademecum con le istruzioni in arrivo a oltre 17mila famiglie. L'assessore Giani: "Un servizio utile ai cittadini in caso di calamità"

Arriveranno a casa di tutte le famiglie fiorentine. Si tratta di un vademecum con le istruzioni e le informazioni utili in caso di esondazione dell'Arno. Dopo la distribuzione effettuata l'anno scorso agli abitanti del Quartiere 4, nei prossimi giorni inizierà quella nei Quartieri 2 e 3 mentre l'anno prossimo sarà la volta dei Quartieri 1 e 45. L'iniziativa è stata presentata questa mattina dall'assessore alla protezione civile Eugenio Giani. "Si tratta di un'informazione capillare che in più anni viene diffusa a tutte le famiglie della città, per i comportamenti in caso di calamità. Siamo fra i pochissimi Comuni a farlo". Il vademecum è uno dei tasselli del più complessivo piano di emergenza elaborato dalla protezione civile del Comune: la città è stata divisa in 18 microzone, raggruppate a loro volta a seconda dei quartieri, utilizzando come parametro l'alluvione del 1966, la più importante che ha colpito Firenze negli ultimi seicento anni.Per quanto riguarda il vademecum che sta per arrivare a oltre 17mila famiglie (15.027 nel Quartiere 2 e 12.334 nel Quartiere 3) consiste in una sintesi delle principali norme di comportamento da adottare in caso di esondazione dell'Arno, in una piccola guida per affrontare lo stress e la tensione inevitabile in situazioni drammatiche come un'alluvione e in alcune mappe delle varie zone a rischio del quartiere. Grazie a queste informazioni, i cittadini sapranno quale è il comportamento da tenere in caso dei vari livelli di allarme, dove è situato il centro di raccolta della loro zona e altre utili istruzioni per affrontare nel modo migliore possibile l'esondazione dell'Arno.Con l'occasione e anche alla vigilia del 4 novembre, anniversario della tragica alluvione, l'assessore Giani ha colto l'occasione per fare il punto su ciò che è accaduto fra sabato e domenica e per ringraziare per la sensibilità il prefetto Lombardi. "Indubbiamente abbiamo vissuto questa onda anomala soprattutto nella nottata tra venerdì e sabato che ha provocato non solo disagio ma veri e propri danni – ha aggiunto l'assessore Giani –. Penso alla Canottieri Firenze che ha avuto danni per circa 30.000 euro: dal manto del campo di calcetto asportato, alle due imbarcazioni che pur legate sono state sradicate dall'acqua, al cancello che è stato sostanzialmente estirpato e che quindi dovrà essere interamente rifatto. Danni che, almeno in parte, potevano essere evitati. Io mi sono preoccupato di capire se era un naturale ingrossarsi del fiume derivante dalle piogge o se invece c'era qualcosa in più. Per questo domenica mattina ho sollevato la questione in occasione del sopralluogo con i tecnici alla Canottieri. Le discussioni di questi giorni hanno messo in evidenza che c'era qualcosa in più, ovvero c'era un anomalo rilascio da parte delle dighe fra Levane e La Penna. Non un'apertura ma un rilascio dell'acqua visto che il bacino si stava gonfiando troppo. Un risultato l'abbiamo raggiunto. Il prefetto Lombardi, molto sensibile e attento alla questione, mi ha rassicurato sul fatto che d'ora in avanti non si vivranno più passaggi intermedi tipo quello del fax arrivato alla Provincia ma non diffuso al Comune, che invece dispone di una rete in grado di informare i vari soggetti in tempo, le società che hanno attività sull'Arno in modo da limitare al massimo i danni in casi di questo genere. Quanto meno il livello di polemiche che c'è stato è servito a qualcosa". (fd)