Linee bus ad alta mobilità, il vicesindaco Matulli replica a De Zordo: "Difficile esportare il modello pratese a Firenze. Le soluzioni vanno cercate nell'ambito dell'area vasta"
Aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici è un obiettivo da tempo perseguito dall'Amministrazione comunale, ma difficilmente sarà raggiunto semplicemente istituendo il modello delle Lam (le linee bus ad alta mobilità) in funzione a Prato. E' quanto replica il vicesindaco e assessore alla mobilità Giuseppe Matulli a Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo. "La differenza di contesto fra la mobilità fiorentina e quella pratese continua il vicesindaco Matulli rende difficile ipotizzare che, per aumentare la velocità commerciale dei mezzi del trasporto pubblico e quindi la loro efficienza, sia sufficiente applicare tout court il modello della Lam a Firenze. Questo obiettivo, da tempo perseguito dall'Amministrazione comunale, è uno delle motivazioni alla base della scelta di realizzare un sistema di trasporto pubblico su ferro, ovvero la tramvia e i tratti urbani di ferrovia"."A parte il rapporto del territorio del Comune di Firenze con l'intenso traffico pendolare e con la presenza di turisti e di bus turistici aggiunge il vicesindaco Matulli la mobilità fiorentina trova ostacoli non superati negli ultimi decenni perché si è rivelata in molti casi impossibile la costruzione di corsie preferenziali (per esempio in via Senese) e ugualmente problematica la soppressione di fermate che aumentano sì la velocità commerciale (traffico e ingorghi permettendo) ma riducono anche il servizio agli utenti delle fermate saltate'. La soluzione scelta da tempo, ovvero la tramvia, di cui sta concretamente avviandosi la realizzazione ribadisce il vicesindaco Matulli è la sola prospettiva che consenta un'alternativa valida di trasporto pubblico su ferro a trazione elettrica.Per quanto riguarda il periodo di realizzazione della tramvia, l'Amministrazione comunale sta lavorando su due fronti: d'intesa con gli altri comuni del lotto metropolitano (ovvero Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Pistoia, Prato, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Vaglia) alla individuazione di una rete di parcheggi scambiatori; con l'Ataf alla realizzazione di corse per affrontare i nodi della cantierizzazione. "E' illusorio aggiunge il vicesindaco Matulli pensare di gestire da soli, nel territorio fiorentino, flussi di traffico che nascono e/o sono diretti in un'area più vasta". Questo lavoro dovrebbe essere predisposto entro novembre.Per quanto riguarda la questione delle Lam, vicesindaco Matulli aggiunge: "Ataf ha da tempo annunciato di verificare con Prato quanto dell'esperienza delle linee ad alta mobilità attualmente in funzione in quella città si possa utilizzare per la nostra area".La dimensione dei problemi della mobilità e i nodi viari saranno al centro di un incontro che, d'intesa con la Regione Toscana (per l'esattezza con l'assessore ai trasporto Riccardo Conti), il vicesindaco Matulli sta preparando e che oggi ha convocato per il 18 novembre. All'incontro saranno presenti, oltre ai comuni del lotto metropolitano, i comuni capoluogo e le amministrazioni provinciali Prato e Pistoia, oltre ovviamente a quella di Firenze. "La dimensione e la complessità dei problemi della mobilità conclude il vicesindaco Matulli non consentono purtroppo uscite estemporanee". (mf)