Firenze aderisce alla campagna internazionale "Non existimos", il sindaco Domenici e il presidente della Regione Martini sottoscrivono l'appello per i diritti dei popoli dell'Amazzonia
Anche Firenze aderisce alla campagna internazionale "Nos Existimos" promossa dai popoli indigeni, dai piccoli contadini e dagli emarginati urbani dello stato brasiliano di Roraima, lanciata al Forum Sociale mondiale di Porto Alegre nel 2003 e sostenuta dai padri missionari della Consolata.Una delegazione composta da una rappresentanza di questi popoli indigeni è stata ricevuta ieri dall'amministrazione comunale che ha dichiarato il proprio sostegno alla causa non solo dei popoli indigeni, ma anche dei piccoli contadini e agli emarginati della città che vivono senza lavoro in condizioni di gravi ristrettezze. Il sindaco Leonardo Domenici e il presidente della Regione Claudio Martini hanno poi sottoscritto l'appello rivolto al presidente del Brasile Ignacio Lula Da Silva e ai membri del parlamento europeo affinché aderiscano ai contenuti e alle finalità della campagna e richiamino, attraverso il ricorso agli strumenti parlamentari, l'attenzione delle istituzioni europee, sollecitando e promuovendo il riconoscimento dei diritti dei popoli del Roraima da parte del governo brasiliano.Il movimento Nos Existimos chiede il riconoscimento dei propri diritti di esistenza sul territorio nel quale hanno vissuto da sempre e in particolare l'omologazione e il riconoscimento legale della terra indigena "Raposa Serra Do Sol", come previsto dalla costituzione del Brasile.La delegazione che oltre ad essere stata ricevuta dal Comune ha incontrato anche gli studenti universitari fiorentini nel Museo di antropologia che possiede reperti degli indigeni del Roraima e i bambini della scuola elementare Città Pestalozzi, è ripartita per Roma. (lb)