«Chiarezza sul futuro dell'aeroporto»: ordine del giorno di AN approvato dal consiglio comunale
Il sindaco faccia chiarezza sulla volontà dei soci di AdF spa in merito allo sviluppo dell'aeroporto di Peretola. E' quanto chiede un ordine del giorno presentato dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e sottoscritto anche dal capogruppo Riccardo Sarra, dal vicecapogruppo Jacopo Cellai e dai consiglieri Stefano Alessandri e Giovanni Donzelli. Il documento è stato approvato questa sera dal consiglio comunale.«Questo dimostra hanno spiegato i consiglieri di Alleanza Nazionale la necessità, avvertita dalla gran parte dell'assemblea di Palazzo Vecchio, di chiamare i rappresentanti del Comune nella società che gestisce lo scalo a esercitare realmente il ruolo di garanzia per uno sviluppo sostenibile del Vespucci.».«Vogliamo comprendere e far comprendere alla città - ha sottolineato Gaia Checcucci - quali siano realmente le intenzioni di tutti i soci riguardo allo sviluppo dello scalo».«In queste ultime settimane - hanno aggiunto i consiglieri di Alleanza Nazionale - si sta utilizzando tutta una serie di questioni, dalla "Via", la valutazione di impatto ambientale, al masterplan, come pretesto per impedire lo sviluppo del "Vespucci"».Per questo l'ordine del giorno impegna Domenici «a riferire circa eventuali prospettive alternative a quelle indicate nel masterplan, di cui si è abbondantemente letto sulla stampa, e dettagliarne gli interventi connessi, a cominciare dalla tempistica e dalle modalità procedurali che si intendono seguire» ed «a spiegare cosa si intende fare in relazione al masterplan che ha ottenuto la valutazione di impatto ambientale e quali sono le motivazioni per le quali la società AdF, per il tramite del suo amministratore delegato, ha ripetutamente e pubblicamente affermato di non voler più procedere all'attuazione dello stesso».«Richieste di chiarezza - hanno proseguito - che hanno come unico obiettivo quello di garantire lo sviluppo del "Vespucci". Uno sviluppo con non può avvenire in contrasto con la "Via": le prescrizioni in merito alla tutela delle abitazioni rappresentano quelle necessarie misure a tutela della salute dei cittadini, conseguenti all'applicazione delle disposizioni in materia, di cui una società aeroportuale ha l'onere di farsi carico. Tali prescrizioni sono formulate tenendo conto di uno sviluppo sulla carta con una proiezione decennale e che, proprio per questo motivo, presentano un necessario margine di astrattezza, unicamente volto a garantire l'applicazione delle disposizioni, con particolare riguardo a quelle in materia di inquinamento acustico, a salvaguardia dei cittadini, laddove le previsioni di sviluppo prospettate si realizzassero completamente, lasciando però che sia la commissione aeroportuale a determinare concretamente limiti e confini delle fasce di rispetto e correlative misure da adottare, a seconda dell'effettivo sviluppo che l'aeroporto Vespucci realmente avrà e dei mezzi che la società adotterà. Proprio la commissione aeroportuale, al cui interno siedono rappresentanti del Ministero, Regione, Comuni interessati, ENAC, ENAV e AdF., ha il precipuo compito di "tarare" le vigenti disposizioni in essere per gli scali aeroportuali sulla fattispecie concreta che è oggetto del pronunciamento, a seguito di approfondimenti e riflessioni che, come evidente dalla sua composizione, sono prese da tutti i soggetti interessati».«Le poche prese di posizione dei soci pubblici - hanno ricordato i consiglieri di Alleanza Nazionale - alimentano incertezze e confusioni: laddove si sono espressi lo hanno fatto in modo contraddittorio e non assumendo una auspicabile posizione univoca».«L'ordine del giorno della maggioranza sugli indirizzi alla società di gestione dell'aeroporto di Peretola hanno concluso - dimostra la debolezza della posizioni del Comune che ha venduto il 29% del pacchetto azionario di AdF spa. Senza dotarsi di patti parasociali il Comune è come se avesse venduto il 99% delle azioni. L'amministrazione, troppo impegnata a "far cassa" si è dimenticata di pretendere quelle garanzie che adesso richiede per conciliare lo sviluppo del Vespucci con la cosiddetta "sostenibilità ambientale". I soci privati fanno, giustamente, il loro interesse ma i soci pubblici, che sono la maggioranza, quale tipo di sviluppo vogliono garantire. Le uniche prescrizioni a tutela della salute dei cittadini le ha previste il Ministero dell'Ambiente e il Comune, in quanto socio di Adf spa, facendo ricorso contro questo parere si è automaticamente posto in contraddizione con quanto dice di voler tutelare, ovvero la salute dei cittadini». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:Tipologia: ordine del giornoSoggetto proponente: Gaia CheccucciAltri firmatari:Riccardo Sarra, Jacopo Cellai, Stefano Alessandri, Giovanni DonzelliOggetto: AeroportoCONSIDERATO CHEIl Piano di Sviluppo dell'aeroporto A. Vespucci, finalizzato al soddisfacimento della domanda prevista agli orizzonti 2005 e 2010, è stato sottoposto alla pronuncia di compatibilità ambientale in data 26 settembre 2000;ulteriore documentazione integrativa ai fini del rilascio della V.I.A. è stata trasmessa in data 9 gennaio e 28 gennaio 2002, 22 agosto e 26 novembre 2002 e 10 febbraio 2003;il parere della Regione Toscana è stato rilasciato il 16 aprile 2003 e che il parere della Commissione V.I.A. è stato formulato in data 31 luglio 2003 a seguito dell'istruttoria sul progetto presentato dalla società A.d.F;il parere della Regione è stato quindi formulato a distanza di tre anni dalla trasmissione del Masterplan e che la Commissione V.I.A. si è espressa dopo soli tre mesi;RILEVATOIl contenuto del parere espresso dalla Regione Toscana e subordinato ad una serie di prescrizioni afferenti:all'impatto acustico (rispetto del Piano di classificazione acustica del Comune di Sesto e Firenze; barriera acustica per la mitigazione dei futuri insediamenti della Piana di Castello; monitoraggio del rumore nelle aree dei comuni interessati dai sorvoli ecc);alla compatibilità con l'assetto urbanistico ed infrastrutturale (valutazione della conformità di ampliamento del sedime aeroportuale con gli strumenti urbanistici del Comune anche alla luce del futuro aggiornamento del vincolo aeroportuale ecc);alla compatibilità con l'assetto idraulico (funzionalità di tutti i canali di bonifica e divieto di interramento del canale di Cinta come richiesto da A.d.F.);alla compatibilità con l'assetto idrogeologico;alla compatibilità con l'inquinamento elettromagnetico;alla compatibilità con la tutela della diversità biologica;RILEVATO ALTRESI'Il contenuto del parere rilasciato dalla Commissione V.I.A. la quale si pronuncia favorevolmente e prescrive l'ottemperanza di alcuni adempimenti di legge derivanti dall'applicazione della legge quadro sull'inquinamento acustico (L. 447/95 e decreti ministeriali attuativi) quali:quelle relative alla mitigazione ed alla compensazione dell'inquinamento acustico derivante dal potenziamento dell'aeroporto (si veda ad esempio il rispetto dei limiti di cui al D.M. 31 ottobre 1997 "metodologia di misura del rumore aeroportuale"; l'aggiornamento biennale della zonizzazione acustica volta ad individuare le abitazioni ricadenti nella zona A, B, C da parte della Commissione Aeroportuale, sulla base del numero e della tipologia di traffico esistente e da sottoporsi al controllo ed alla verifica della Regione Toscana; l'installazione di infissi antirumore ed alte prestazioni fonoisolanti in modo da garantire il rispetto dei valori dell'indice di isolamento acustico di cui al D.M. 1997 ecc);quelle relative all'abbattimento del rumore (minimizzazione delle emissioni sonore);quelle relative alla qualità dell'aria (monitoraggio e verifiche in accordo con la regione e, se necessario, interventi di mitigazione);quelle relative al controllo del flusso luminoso;quella relative alla sicurezza (eventuale interramento del tratto autostradale in direzione dell'asse della pista atterraggi/decollo dell'aeroporto, laddove si attesti il rischio di incidenti connessi al traffico aereo, subordinando tale comportamento alle risultanze di uno studio sul rischio e previo accordo con società Autostrade).;TENUTO CONTOche nei confronti della sopra richiamata V.I.A. è stato presentato ricorso al Presidente della Repubblica;delle interpretazioni e delle estensive letture che da molte parti sono state date circa le prescrizioni della V.I.A. spesso senza considerare i principali due fattori da tenere presente ed a cui tutte le raccomandazioni e prescrizioni in essa contenute sono obbligatoriamente subordinate: a) l'effettivo impatto determinato dall'incremento di traffico aereo; b) le previsioni derivanti dal DM 1997 sulla "metodologia del rumore aeroportuale";RITENUTO CHEle prescrizioni in merito alla tutela delle abitazioni quali gli infissi antirumore, le prestazioni fonoisolanti ecc.. rappresentano quelle necessarie misure a tutela della salute dei cittadini, conseguenti all'applicazione delle disposizioni in materia, di cui una società aeroportuale ha l'onere di farsi carico;gli interventi di delocalizzazione sono prescrizioni correlate all'attuazione del DM 1997 che prevede che nella fascia C non vi possano essere nuclei abitativi, e, che, in quanto prescrizioni di legge, non sono opinabili e sono da ritenersi applicabili laddove, nella fascia C, vi gravitino abitazioni. L'individuazione della fascia C e la sua eventuale estensione sono determinati dalla Commissione Aeroportuale e non sono oggetto di discrezionalità della Commissione V.I.A., e comunque, sono strettamente connesse, come ovvio, alla quantità di traffico aereo, all'inclinazione ed alle traiettorie, al modello di aerei che si utilizzano (meno o più rumorosi) ecc...;l'interramento dell'autostrada è un'opzione subordinata alle risultanze di uno studio ad hoc sul rischio e che, evidentemente, laddove si attesti che gli incidenti sono stati causati non dalla poca sicurezza dello scalo, ma da condizioni meteorologiche avverse, l'interramento sarà discrezionale e non certo obbligatorio. Contrariamente, appare una necessità derivante da quell'ipotesi di sviluppo prospettata;il tombamento del canale della Cinta Orientale non può effettuarsi, viste le vigenti norme idrauliche;RILEVATO IN DEFINITIVA CHEle prescrizioni contenute nel parere della Commissione V.I.A. sono formulate tenendo conto di uno sviluppo sulla carta con una proiezione decennale e che, proprio per questo motivo, presentano un necessario margine di astrattezza, unicamente volto a garantire l'applicazione delle disposizioni, con particolare riguardo a quelle in materia di inquinamento acustico, a salvaguardia dei cittadini, laddove le previsioni di sviluppo prospettate si realizzassero completamente, lasciando però che sia la Commissione Aeroportuale a determinare concretamente limiti e confini delle fasce di rispetto e correlative misure da adottare, a seconda dell'effettivo sviluppo che l'aeroporto Vespucci realmente avrà e dei mezzi che la società adotterà;la Commissione Aeroportuale, al cui interno siedono Ministero, Regione, Comuni interessati, ENAC, ENAV e A.d.F., ha il precipuo compito di "tarare" le vigenti disposizioni in essere per gli scali aeroportuali sulla fattispecie concreta che è oggetto del pronunciamento, a seguito di approfondimenti e riflessioni che, come evidente dalla sua composizione, sono prese da tutti i soggetti interessati;ESPRIMENDOuna forte preoccupazione per la situazione di stallo che si sta venendo a determinare e per le poche prese di posizione dei soci pubblici i quali laddove si sono espressi lo hanno fatto in modo contraddittorio e non assumendo una auspicabile posizione univocail Consiglio Comunale di Firenze impegna il Sindaco:a fare chiarezza circa la volontà dei soci di A.d.F. in merito allo sviluppo dell'aeroporto al fine di comprendere e far comprendere alla città quali siano realmente le intenzioni di tutti i soci riguardo allo sviluppo dello scalo;a riferire circa eventuali prospettive alternative a quelle indicate nel Masterplan - di cui si è abbondantemente letto sulla stampa - e dettagliarne gli interventi connessi, a cominciare dalla tempistica e dalle modalità procedurali che si intendono seguire;a spiegare cosa si intende fare in relazione al Masterplan che ha ottenuto la V.I.A. e quali sono le motivazioni per le quali la società A.d.F., per il tramite del suo Amministratore Delegato, ha ripetutamente e pubblicamente affermato di non voler più procedere all'attuazione dello stesso.Gaia CheccucciRiccardo SarraStefano AlessandriJacopo CellaiGiovanni Donzelli