«Stop alla concorrenza fra aeroporti toscani»: ordine del giorno della maggioranza approvata dal consiglio comunale

Si solleciti, nelle sedi opportune, tutte le misure organizzative, infrastrutturali, gestionali e societarie capaci di migliorare le sinergie operative tra i principali scali aeroportuali della Toscana, specializzandone i ruoli e riducendone la concorrenza. E' una delle richieste contenute in un ordine del giorno sull'aeroporto di Peretola presentato dalla maggioranza e approvato questa sera dal consiglio comunale.Il documento invita «l'amministrazione società di gestione, ENAC e ENAV ad adottare in tempi rapidi tutti i provvedimenti idonei a conseguire il rispetto delle norme ambientali vigenti, con particolare riferimento a quelle sul rumore aeroportuale; «a proseguire il confronto con i Comuni interessati e la Regione per definire un "piano urbanistico e ambientale" dei Comuni della piana con cui fissare obiettivi, priorità e compatibilità ambientali, possibilità e limiti di sviluppo degli insediamenti e delle infrastrutture» e «a tenere aperto il confronto con i Comuni contermini, con la Regione Toscana e con AdF spa per valutare e attuare tutte le misure necessarie per ridurre gli impatti e rendere più efficienti e funzionali le operazioni di volo, l'accessibilità dello scalo e i servizi ai passeggeri». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:Ordine del Giorno"In merito alle ipotesi di sviluppo dello scalo Amerigo Vespucci"IL CONSIGLIO COMUNALERitiene essenziale per Firenze, per il suo hinterland e per la Toscana centrale, anche per il ruolo che questo territorio svolge quale nodo strategico dei trasporti, che l'area fiorentina sia dotata di un aeroporto efficace nel contesto del sistema aeroportuale toscano, efficiente quanto a funzionalità propria, compatibile dal punto di vista degli impatti ambientali, capace di soddisfare le esigenze legate all'economia territoriale che ha i suoi punti di forza nei servizi, nel turismo e in un tessuto con produzioni di qualità che non può che trarre vantaggi da infrastrutture sicure ed efficienti;Ribadisce, anche nel settore delle infrastrutture aeroportuali, il ruolo degli Enti locali e della Regione Toscana in materia di pianificazione territoriale, finalizzata a perseguire l'equilibrio qualificante tra esigenze di sviluppo e imprescindibili limiti ambientali, e che non può essere piegata alle esigenze commerciali di una singola società di gestione, per quanto legittime;Sottolinea come, nonostante la crisi che attraversa il mercato nazionale e mondiale del trasporto aereo, nel 2003, cioè prima dell'attuazione degli interventi infrastrutturali già previsti e approvati, i due principali scali toscani abbiano complessivamente movimentato 3.4 milioni di passeggeri, con un aumento del 2.2% rispetto all'anno 2000, e come in particolare nei primi otto mesi del 2004 lo scalo "Amerigo Vespucci" abbia movimentato oltre 966 mila passeggeri, con un aumento del 3.0% rispetto allo stesso periodo del 2003, cifre che testimoniano la vitalità dell'economia toscana e la capacità del sistema aeroportuale di assecondarla;Sottolinea altresì come l'aumento dei passeggeri verificatosi nei primi mesi dell'anno sia avvenuto grazie all'introduzione di velivoli con maggiore capacità di trasporto (Airbus 319), opzione che ha determinato anche effetti positivi di carattere ambientale in conseguenza della diminuzione del numero dei voli;Ricorda come il Piano di sviluppo aeroportuale dello scalo "Amerigo Vespucci" (Master Plan), predisposto dalla società di gestione nella seconda metà degli anni '90, abbia ricevuto impulso da decisioni già assunte da questo Consiglio comunale (Deliberazioni n. 6663 del 26/11/1990 e n. 337 del 6/6/1996), e sia finalizzato al soddisfacimento della domanda di traffico prevista fino al 2010, tramite la realizzazione dei seguenti interventi: definizione del nuovo sistema airside; definizione della nuova area terminale e dell'aerostazione passeggeri; definizione della nuova viabilità landside; definizione del nuovo assetto dell'area ovest; definizione del nuovo sistema delle centrali tecnologiche; definizione dell'intero sistema delle reti impiantistiche, idriche, fognarie;Ricorda altresì come negli ultimi anni siano già state investite ingenti risorse pubbliche per opere e infrastrutture volte a migliorare la funzionalità dello scalo "Amerigo Vespucci", tra cui la nuova torre di controllo dotata di strumentazione tecnologicamente avanzata per l'assistenza al volo, realizzazione che può consentire il controllo diretto dello spazio aereo, innalzare le condizioni di sicurezza e rendere più efficienti le operazioni di volo;Prende atto del Decreto del Ministro dell'ambiente n. 676 del 4/11/2003 che, dopo un lungo iter, ha concluso la procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e ha approvato il Piano di sviluppo aeroportuale, con prescrizioni e condizioni che recepiscono quelle formulate dalla Regione Toscana e dal Ministero per i beni e le attività culturali;Prende atto altresì che nel marzo scorso la società di gestione AdF spa ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica per l'annullamento del citato Decreto n. 676/2003, contestando la legittimità di alcune prescrizioni;Sottolinea come, in base alla normativa vigente sulle opere di interesse pubblico (DPR n. 616/1977 e DPR n. 383/1994) e stanti gli strumenti urbanistici vigenti, spetti al Ministero delle infrastrutture convocare la Conferenza dei servizi necessaria per deliberare l'approvazione dei progetti previsti dal citato Piano di sviluppo;Sottolinea altresì come la società AdF spa, che ha ottenuto nel corso del 2003 la concessione totale per la gestione dello scalo "Amerigo Vespucci", quale concessionaria ha il compito di predisporre e presentare al Ministero delle infrastrutture le ulteriori ipotesi per il miglioramento dello scalo;Ricorda come l'unico atto di pianificazione relativo allo scalo "Amerigo Vespucci" che ha ottenuto l'approvazione dei soggetti a ciò preposti risulta essere il già citato Piano di sviluppo aeroportuale, non avendo il Consiglio di amministrazione di AdF spa deliberato alcuna altra ipotesi alternativa;Ricorda altresì come, per favorire lo sviluppo delle attività aeroportuali e una maggiore efficienza nella gestione dei servizi a terra, questo Consiglio comunale nel 2001 abbia stabilito di procedere, di concerto con gli altri soci pubblici, all'alienazione del 29% delle quote azionare in AdF spa (Deliberazione n. 622/2001), selezionando con gara pubblica un socio privato in grado "di contribuire ad interpretare e sviluppare le strategie fino ad oggi portate avanti dai soggetti pubblici, ferme restando le competenze e le scelte strategiche degli enti pubblici stessi, nonché favorire la creazione di valore per gli utenti attraverso strategie di integrazione tra gli scali e di intermodalità, con particolare attenzione al sistema aeroportuale toscano", stabilendo contestualmente che "il ruolo del Comune di Firenze nei confronti dell'aeroporto debba passare da un ruolo di promozione e cogestione ad uno di controllo/stimolo sulle compatibilità ambientali e sulle opportunità di crescita del contesto economico e produttivo del territorio";Sottolinea, tenuto conto che nella zona sono presenti e in futuro saranno insediate altre infrastrutture di mobilità, come il miglioramento funzionale dello scalo "Amerigo Vespucci" e l'innalzamento delle condizioni di sicurezza delle operazioni di volo debbano avvenire nell'ambito di una programmazione che ponga al centro il riequilibrio ambientale e la riqualificazione dell'area circostante, a partire dal problema del rumore prodotto dai movimenti degli aeromobili, per il quale risultano vigenti numerosi provvedimenti di legge non ancora attuati né dalle autorità aeroportuali (ENAC ed ENAV) né dalla società di gestione AdF spa, per quanto di rispettiva competenza. A tal proposito ricorda quanto emerso nel corso delle audizioni condotte dalle Commissioni consiliari, che hanno rassicurato in merito alla sicurezza delle operazioni di volo in un quadro tuttavia critico circa il loro impatto acustico, informazioni che inducono a confermare gli indirizzi e gli obiettivi contenuti nella propria Mozione n. 138/2000, approvata all'unanimità e con il concorso di tutti i gruppi consiliari; nel Protocollo di Intesa tra Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze dell'11 giugno 2001; nella Delibera della Giunta comunale n. 1300/2001; nel proprio recente Ordine del giorno n. 367/2004;Ricorda come, per effetto della degli atti di indirizzo sopra citati ed in seguito alla prima fase dei lavori della Commissione aeroportuale di cui al D.M. ambiente 31/10/1997, dal 21 marzo 2002 sono entrate in vigore nuove rotte di decollo e sorvolo dallo scalo "Amerigo Vespucci" lato Peretola (pista 05), con l'obiettivo di ridurre l'impatto acustico delle operazioni di volo, procedure che tuttavia non sono ancora riuscite a determinare i benefici attesi a causa della mancata attivazione del sistema di monitoraggio acustico, da collegarsi al radar locale, e della mancata adozione della classificazione acustica dell'intorno aeroportuale, strumento necessario per la pianificazione dell'area, la definizione delle procedure antirumore e delle azioni di risanamento;Prende atto della mozione n. 50053 approvata il 4 ottobre 2004 dal Consiglio di Quartiere n. 5, della quale condivide e fa proprie le indicazioni finali;Ritiene che il Piano di sviluppo aeroportuale che ha ottenuto il parere favorevole del Ministero dell'ambiente costituisca ancora una piattaforma valida per articolare una strategia di sviluppo ecocompatibile, e che qualunque altra ipotesi debba confrontarsi con le infrastrutture, le attività produttive, gli insediamenti - residenziali e non - presenti e previsti dalla pianificazione urbanistica del Comune di Firenze e degli altri Comuni della Piana, dovendo comunque perseguire il duplice obiettivo di migliorare l'accessibilità alla Toscana centrale e la qualità ambientale dell'area;Invita perciò il Sindaco, anche tenuto conto del nuovo ruolo del Comune di Firenze in seno a AdF spa definito dalla Deliberazione di questo Consiglio n. 622/2001:• a sollecitare con urgenza gli enti interessati (AdF spa, ENAC e ENAV) affinché si adottino in tempi rapidi tutti i provvedimenti idonei (classificazione acustica del territorio, procedure antirumore, messa in esercizio del sistema di monitoraggio acustico collegato con il radar e con periodica restituzione dei dati ai cittadini, piano di bonifica acustica, rispetto degli orari di apertura) a conseguire il rispetto delle norme ambientali vigenti, con particolare riferimento a quelle sul rumore aeroportuale, secondo gli obiettivi già approvati da questo Consiglio comunale e contenuti negli atti citati in narrativa, compresa la mozione n. 50053/2004 del Consiglio di Quartiere n. 5;• a sollecitare ENAC, ENAV e il Ministero delle infrastrutture affinché quanto prima alla torre di controllo di Firenze sia pienamente affidata la gestione del traffico nello spazio aereo di propria competenza, comprese le fasi di avvicinamento e allontanamento degli aeromobili dallo scalo "Amerigo Vespucci";• a proseguire il confronto con i Comuni contermini e con la Regione Toscana al fine di definire un Piano urbanistico e ambientale dei Comuni della Piana con cui fissare obiettivi, priorità e compatibilità ambientali, possibilità e limiti di sviluppo degli insediamenti e delle infrastrutture, da sottoporre alla discussione dei Consigli comunali interessati;• nel contesto del Piano urbanistico e ambientale sopra citato, a tenere aperto il confronto con i Comuni contermini, con la Regione Toscana e con AdF spa in merito al Piano di sviluppo aeroportuale dello scalo "Amerigo Vespucci" per valutare - sul piano tecnico, economico e ambientale - e attuare tutte le misure necessarie per ridurre gli impatti e rendere più efficienti e funzionali le operazioni di volo, l'accessibilità dello scalo e i servizi ai passeggeri. Tale confronto, fatto salvo il Piano di sviluppo aeroportuale che ha ottenuto la pronuncia di compatibilità ambientale con prescrizioni da parte del Ministero dell'ambiente (Master Plan), potrà essere aperto a future soluzioni alternative che dovranno contestualmente garantire il miglioramento della funzionalità dello scalo, l'innalzamento delle condizioni di sicurezza, la riduzione dell'impatto ambientale, il suo sviluppo, nel quadro di innalzamento dell'efficacia, efficienza e compatibilità del sistema richiamate in narrativa;• a sollecitare nelle sedi opportune, essendo il Comune di Firenze azionista in AdF Spa e in SAT spa, tutte le misure organizzative, infrastrutturali, gestionali e societarie capaci di migliorare le sinergie operative tra i principali scali aeroportuali della Toscana, specializzandone i ruoli e riducendone la concorrenza, secondo lo spirito e le indicazioni della Deliberazione consiliare n. 622/2001;• a riferire tempestivamente a questo Consiglio gli sviluppi derivanti dalle azioni proposte dalla presente mozione, con priorità circa i provvedimenti assunti dalla Commissione aeroportuale di cui al DM ambiente 31/10/1997.