1° Forum nazionale dell'istruzione, Lastri: "Patto tra istituzioni locali e scuole per garantire il diritto allo studio a tutti"

Una due giorni per discutere della Riforma Moratti. E' il 1° forum nazionale dell'educazione e dell'istruzione che si è aperto questa mattina a Firenze, al teatro Puccini, e che si concluderà domani pomeriggio.A fare gli onori di casa era presente l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e quindi, il dibattito è entrato fin da subito nel vivo, affrontando tutte le ombre della nuova riforma Moratti."I comuni in questi anni – ha esordito l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri – hanno più volte fatto presente come questa legge non aiutasse a promuovere qualità nella scuola, in quanto le proposte sull'anticipo a due anni e mezzo per l'infanzia e cinque anni e mezzo per le elementari, l'abrogazione del tempo pieno, la creazione di un tempo frammentato, la figura del tutor, che riporta al maestro unico, e le conseguenti diminuzioni delle risorse, sia per sostenere l'autonomia, sia per sostenere le attività degli istituti, sono la dimostrazione che questa Riforma non sta aiutando la scuola ma la sta impoverendo".Nodo importante della Riforma è poi la Finanziaria: "Basti pensare – evidenzia l'assessore – a cosa è successo con la finanziaria 2004, e la proposta di quella del 2005: il Ministero aveva previsto la somma di 4.037 milioni di euro necessari per l'applicazione di questa Riforma, mentre nella finanziaria dello scorso anno furono previsti solo 90 milioni di euro e non si prevedevano voci per applicare la legge 53". "Nella finanziaria 2005 – prosegue l'assessore – è stato annunciato che per la Riforma del sistema di istruzione saranno disponibili risorse aggiuntive per 110 milioni di euro. Non sappiamo se queste risorse siano le conseguenze dei tagli di organico. Ci chiediamo invece: con questi fondi, quando potranno essere raggiunti i 4 mila milioni di euro stimati dal Miur? E come - prosegue l'assessore - con questi poche risorse, ad esempio, potrà mai essere fatta la generalizzazione della scuola dell'infanzia?. Nelle due annualità 2004/2005 il Ministero aveva previsto oltre 1100 milioni di euro di nuove risorse e, prendendo atto che nelle stesse due annualità queste ammontano a 200 milioni di euro, bisogna che si chiarisca una volta per tutte quanta volontà c'è di attuare questa riforma, o se l'obiettivo è solo l'impoverimento della scuola pubblica"."Un altro aspetto negativo – spiega Lastri – riguarda l'edilizia scolastica. Quest'anno il Governo si è dimenticato di inserire le risorse in Finanziaria. I comuni hanno particolarmente insistito perché la legge 23 del 1996 abbia le risorse necessarie per procedere a sostegno di tutti gli interventi di messa in sicurezza delle scuole. Solo un esempio, per far capire il disinteresse del Governo verso questo tema: per quanto riguarda l'anno 2003, il Comune di Firenze ha investito oltre 27 milioni di euro sulla ristrutturazione e la messa in sicurezza delle scuole a fronte di soli 300 mila euro erogati dallo Stato"."Per questo più che mai – spiega Lastri – è importante lanciare un patto tra le istituzioni locali e le scuole, (sostenuta nel percorso educativo del "Settembre pedagogico", con l'inizio del nuovo anno scolastico), perché si possa gestire, attraverso l'autonomia scolastica, in modo più democratico possibile, le innovazioni che nella scuola sono ancora possibili, per garantire i percorsi di qualità, e soprattutto il diritto allo studio in modo egualitario per tanti bambine e bambini, ragazzi e ragazze del nostro Paese".Fra le tante associazioni e organizzazioni sindacali era presente il Comitato di Firenze "Fermiamo la Moratti", composto da genitori e insegnanti delle scuole fiorentine.Il primo forum nazionale dell'educazione e dell'istruzione prosegue questo pomeriggio con seminari che affrontano l'attuale riforma da varie angolazioni, dall'insegnante nella scuola pubblica al valore sociale della conoscenza, fino ad uno studio di progetti alternativi.Domani, a partire dalle 9 saranno resi noti i risultati dei lavori e, dalle 11 alle 17, il seminario sull'importanza della conoscenza del patrimonio sociale in relazione al percorso della "Riforma".(pc)