Bilancio, Amato e Toccafondi (FI): «Taglio drastico delle consulenze e vendita delle società partecipate, cominciamo a discuterne»

Taglio drastico delle consulenze e vendita delle società partecipate. Si può partire da qui, secondo il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato, «per iniziare una efficace politica di bilancio che non intacchi la spesa sociale e non faccia subire ai cittadini l'ennesimo aumento delle tasse e dei tributi».«Sulle consulenze – ha spiegato Amato – rilanciamo le proposte fatte in campagna elettorale: dimezzamento entro quest'anno con l'obiettivo di azzerarle entro la legislatura. Il Comune ha quasi 6mila dipendenti ed è tra di loro che si devono e si possono trovare le professionalità necessarie».«Quanto alle società partecipate – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia – la loro situazione è drammatica: dimenticano la loro missione, sono malgestite, i loro conti sono disastrosi, i servizi che offrono pessimi. Il sindaco Domenici faccia sua la proposta del presidente di Confindustria Montezemolo e attuai anche a Firenze la liberalizzazione dei servizi pubblici. La vendita ai privati ci permetterà di acquisire nuove risorse, di recuperare sul terreno dell'efficienza e di coinvolgere positivamente gli imprenditori».«Per il prossimo bilancio di previsione – ha sottolineato il vicecapogruppo Gabriele Toccafondi - la maggioranza sta utilizzando i numeri per arrivare ad uno scontro sociale utile solo a compattare la sinistra: l'obiettivo di Domemici è quello di allargare la maggioranza da qui alle elezioni regionali a Rifondazione Comunista».«C'è un problema di carattere politico-istituzionale – ha notato Paolo Amato – il bilancio comunale è stato sempre approvato tra febbraio e marzo ma ora, invece, si vuole anticipare i tempi a dicembre. Perchè? Perché ci sono le elezioni regionali e si vuole schiacciare la discussione sulla legge finanziaria: in altre parole si vogliono strumentalizzare le istituzioni per attaccare il Governo Berlusconi».«Il livello di spesa – ha rilevato Toccafondi – è sempre stato più elevato rispetto alle normali entrate. In questi anni nei nostri bilanci sono sempre mancate entrate strutturali e stabili per 15 milioni di euro. E' su questo fronte che bisogna agire. Questa difficile situazione finanziaria è stata aggravata da cinque anni di gestione nei quali si è volutamente speso più del possibile. L'operazione di rinegoziazione dei vecchi mutui ci ha fatto risparmiare qualcosa di interessi negli anni dal 1999 al 2003 ma ha però spostato il problema dal 2004 in poi quando i debiti ci costeranno di più. La situazione si è aggravata anche per le cosiddette "cartolarizzazioni". La scelta di vendere buona parte del nostro patrimonio immobiliare di prestigio ci ha permesso di ripianare i deficit dei bilanci precedenti ma adesso ci troviamo a non avere più la quota di affitti attivi che tutti gli anni entravano nelle casse comunali. A questo si aggiungono le maggiori spese per il personale e le maggiori spese per i servizi esternalizzati e, più in generale per tutte le municipalizzate, che chiedono aumenti di capitale».«Sul contributo di scopo – ha concluso il vicecapogruppo di Forza Italia – ci sembra utile aprire un confronto ed un approfondimento. La Regione deve però fare la sua parte e deve dire con chiarezza la sua intenzione, poiché non si può parlare di un contributo chiesto solo a Firenze. Ciò avrebbe una ripercussione negativa sull'afflusso dei turisti che, per spendere meno, sarebbero pronti a fare qualche chilometro in più pernottando in altri Comuni». (fn)