Massimo Pieri, Stella e Marcheschi (FI): «Sbagliato penalizzare fuoristrada ed ecodiesel»

«I provvedimenti allo studio dell'amministrazione comunale sui fuoristrada e sugli ecodiesel sono misure che limitano le libertà personali e che più che tutelare la salute dei fiorentini servono solo a nascondere i veri problemi del traffico e della circolazione». Questo il commento dei consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri e Marco Stella e del consigliere regionale Paolo Marcheschi sull' «annuncio, da parte del'assessore all'ambiente Del Lungo e del vicesindaco Matulli che da gennaio 2005 sarà vietata la circolazione, per alcuni giorni la settimana, ai fuoristrada SUV ed anche ai mezzi diesel euro 2 e 3».«Ci viene detto che tale provvedimento nasce da uno studio effettuato dall'Arpat sull'impatto inquinante delle singole tipologie dei veicoli – hanno ricordato i tre esponenti di Forza Italia – dal quale emergerebbe che un veicolo diesel inquinerebbe molto più di uno benzina con le stesse caratteristiche. Ma perché questo studio non è stato fatto conoscere al consiglio comunale? Per quale motivo non è nemmeno stato illustrato nelle varie commissioni competenti? Fermare i diesel euro 2 e 3 , ovvero veicoli rispettosi delle varie direttive europee, significherebbe far circolare solo i diesel euro 4, che entreranno in circolazione dal 2006. Non succederà forse che appena sul mercato saranno diventeranno subito fuori legge?».«Poiché non esiste alcuna vera logica ragione, da un punto di vista della sicurezza, sanitario e ambientale tale da giustificare tali provvedimenti – hanno concluso Pieri, Stella e Marcheschi - non si capisce perché si voglia limitare l'uso di questi mezzi in regola con le leggi vigenti.A Firenze si va avanti a forza di divieti ed invece l'amministrazione dovrebbe programmare una serie di interventi che vadano ben al di là dei divieti: parcheggi scambiatori, trasporto pubblico efficiente, piste ciclabili, piano del traffico per i motorini, peraltro più volte promesso dal sindaco e mai realizzato, parcheggi con tariffe accessibili. Esistono delle omologazioni ed i veicoli, proprio in base a queste ultime, vengono poi autorizzati a circolare: non servono provvedimenti restrittivi estemporanei perché questi incidono poco sui certi fattori inquinanti della città. Ci dobbiamo solo augurare che questa amministrazione riesca a varare iniziative valide e non di facciata, fermo restando il diritto alla mobilità e alla salute, che non devono, e non possono, essere due diritti contrastanti». (fn)