In piazza Pitti una lapide commemorativa intitolata a Carlo Levi
Una lapide commemorativa intitolata a Carlo Levi. La cerimonia si svolgerà lunedì 25 ottobre alle 17 in piazza Pitti 14, alla presenza dell'assessore alla toponomastica Eugenio Giani e dei rappresentanti dell'Associazione Amicizia Ebraico-Cristiana."Scoprire oggi una lapide intitolata a Carlo Levi ha sottolineato l'assessore Giani è un buon sistema per fare memoria, perché non basta e non serve ricordare solo gli orrori che sono stati commessi. La conferenza celebrativa che seguirà presso la Cappella Palatina di Palazzo Pitti, sarà il modo migliore di fare una memoria riappacificata e riconciliante, con testimonianze sull'epoca delle persecuzioni razziali ma anche con il ricordo della generosità della famiglia ospite. Questo vuole essere l'inizio per l'Amicizia Ebraico-cristiana di Firenze di un programma per porre lapidi a Firenze in luoghi in memoria di gesti di solidarietà umana e la prossima può essere presso il convento di San Marco, dove i frati seppero dare un valido aiuto ai perseguitati".L'evento è stato espressamente segnalato anche alle scuole in quanto strettamente legato alla storia della nostra città e può essere di aiuto per far riflettere i giovani sui valori umani profondi della Pace. Pochi sanno che "Cristo si è fermato a Eboli" è stato scritto in Piazza Pitti: era l'epoca delle persecuzioni razziali e lo scrittore, ebreo e antifascista, era stato costretto a rifugiarsi in casa di amici fiorentini, a due passi dal giardino di Boboli.Paradossalmente le atrocità della guerra dovevano farsi germe di solidarietà e di riconciliazione. La lotta contro la barbarie nazista nei paesi occupati aveva spinto ebrei e cristiani fianco a fianco nella speranza della liberazione. Fu così che nel 1949, dallo sfacelo della seconda guerra mondiale nacque a Firenze la prima Amicizia Ebraico-cristiana d'Italia sulla scia di altre già sorte in Francia e in Europa.(fd)