Palazzo Vecchio tornerà a risplendere, quasi al termine il restauro della facciata e dei fregi. Interventi speciali sulle finestre

Manca poco per vedere restituita alla città la facciata di Palazzo Vecchio completamente restaurata, ripulita e con la pietra serena che torna a riflettere la luce rosa sulla Torre di Arnolfo. Nel pieno rispetto dei tempi previsti dall'appalto, i lavori si concluderanno entro l'11 febbraio, ma non è escluso che le impalcature verranno tolte prima: "Se tutto continua ad andare così - hanno assicurato il direttore dei lavori Ugo Muccini e l'assessore alla cultura Simone Siliani-, potremo "rivedere" il Palazzo per Natale".Il punto sui lavori è stato fatto questa mattina in Palazzo Vecchio dall'assessore Siliani insieme al direttore e al responsabile di Fabbrica di Palazzo Vecchio Ugo Muccini e Claudio Mastrodicasa. che, oltre ad annunciare il perfetto tempismo di tutti gli interventi sulla facciata, hanno illustrato i particolarissimi interventi che stanno per essere intrapresi sulle finestre del Palazzo e che coinvolgeranno le 10 bifore principali, 4 affacci minori e il terrazzino del Salone dei Duecento. "Un intervento che è stato reso possibile grazie alle risorse ottenute utilizzando il ribasso d'asta sulla facciata il cui restauro è costato 1.085.653euro invece che 1.270.000 – ha spiegato Siliani-. Grazie a questo e ai ponteggi già predisposti siamo riusciti ad intervenire radicalmente sulle finestre per un costo di 75.000euro".Per la sostituzione degli infissi delle bifore sono state utilizzate tecnologie avanzate per la conservazione delle strutture storiche, conservando gli antichi vetri , proteggendoli con effetto sandwich dentro ad altre due lastre di vetro realizzate ad hoc. "La tenuta degli infissi che chiudevano le finestre del Palazzo – hanno detto Siliani e Mastrodicasa-, era gravemente compromessa dalla totale consunzione e inflessione dei regoli e dalla mancanza delle guarnizioni. In più, altri regoli che furono realizzati negli anni 80 per sostenere i vetri antichi hanno aumentato notevolmente il peso, sciupando la struttura lignea che così siamo costretti a sostituire". Il nuovo intervento prevede quindi la realizzazione di nuove finestre con l'impiego di rovere multistrato lamellare, la realizzazione di un "sandwich" composto appunto da tre distinte vetrate che conferiscano alla finestra alte prestazioni di isolamento termico e solare e proteggano la lastra intermedia che sarà quella antica in tessuto di piombo. I nuovi infissi assicureranno così, oltre all'abbattimento di circa il 40 per cento dell'irraggiamento solare con evidenti benefici per le opere d'arte presenti nel palazzo, anche un notevole risparmio delle spese di riscaldamento stimato intorno al 25 per cento.Per quanto riguarda la facciata si ricorda che gli interventi hanno riguardato il restauro delle superfici lapidee, degli intonaci, delle strutture lignee, dei manufatti in ferro, di quelli di piombo e di rame, nonché dei dipinti murali raffiguranti stemmi e il fregio sovrastante l'ingresso principale. Non solo. Impacchi a base di polpa di cellulosa e di carbonato di ammonio hanno liberato la facciata dalle "croste" nere formatesi a causa dei depositi di smog (lb)