Supermercato viale De Amicis, Giocoli e Pieri (FI): «Se non verrà riaperto, pronti a chiedere un referendum per tutelare i residenti»

«Se il supermercato di viale De Amicis non verrà riaperto siamo pronti a chiedere un referendum per tutelare le richieste dei residenti». E' quanto hanno annunciato i consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri e Bianca Maria Giocoli che, insieme ai consiglieri della Casa delle Libertà del Quartiere 2 Federico Pericoli, Antonio Fanfani, Elena Rossi, Arcangelo Scionti e Vito Poma, sono intervenuti per «stigmatizzare la decisione di convocare addirittura un consiglio straordinario per far approvare una mozione del collegio di presidenza firmata anche Rifondazione».«Mozione – ha sottolineato Bianca Maria Giocoli – che non vincola in nessun modo l'amministrazione comunale. La riapertura del supermercato è osteggiata sia dalla maggioranza di centrosinistra del Quartiere 2 che da Rifondazione Comunista: addirittura hanno chiesto che al posto del supermercato vengano realizzate abitazioni».«Al Quartiere 2 il collegio di presidenza e Rifondazione chiedono il rispetto degli accordi a suo tempo sottoscritti - ha ricordato Massimo Pieri – all'Unicoop è stato però consentito di aprire il centro commerciale nell'area dell'ex Superpila. Tale autorizzazione derivava dalla concentrazione di sei esercizi commerciali, in via Orsini, via Livenza, via Chiantigiana, via Lapini e via Senese. Ad oggi è stato chiuso solo il negozio in via Lapini: decisamente poco rispetto agli accordi sottoscritti. Di fronte a questa situazione le ragioni che impediscono il trasferimento della licenza dal supermercato di via Giannotti a quello di viale De Amicis sono francamente incomprensibili. Per questo siamo pronti a contattare i residenti, come già abbiamo fatto a partire dal 2001, e raccogliere firme per un referendum».«Sia il collegio di presidenza che Rifondazione Comunista, a quanto pare entrata in maggioranza – ha sottolineato Bianca Maria Giocoli – hanno scelto la strada di un consiglio straordinario del Quartiere 2. Lo hanno fatto in un modo a dir poco anomalo: la convocazione è stata fatta il 14 ottobre per discutere di una mozione sull'argomento che, però, è stata scritta il giorno dopo. Quanto alla coerenza dell'attuale presidente Vania Valoriani e della capogruppo di Rifondazione Comunista lascio ogni giudizio ai residenti del Quartiere 2: quattro anni fa votarono una mozione per la riapertura di un centro alimentare nell'ex supermercato, oggi vogliono case al posto del supermercato. Case che, se fossero, costruite, costerebbero veramente tanto perché la zona è particolarmente pregiata. Ma questa scelta della sinistra dimentica un altro fatto essenziale: quando verrà chiuso il supermercato Esselunga in viale Donato Giannotti i circa 60 dipendenti che ci lavorano si troveranno senza posto di lavoro e, così, sapranno chi ringraziare di queste scelta che non tutela i lavoratori».«Al Quartiere 2 c'è un deficit di democrazia – hanno sottolineato i consiglieri della CDL Pericoli, Fanfani, Rossi, Scionti e Poma - la presidente si comporta come se il consiglio non esistesse e non rispetta i regolamenti, le regole della democrazia e il buon senso nell'amministrare il Quartiere. Più volte abbiamo sentito lamentele anche dai consiglieri di maggioranza». (fn)