Tagli di 250 milioni di Euro alla Cooperazione Internazionale, l'assessore Siliani: "Un'ipotesi irresponsabile e autolesionistica"

"L'ipotesi di un taglio di finanziamenti alla cooperazione internazionale è irresponsabile a autolesionistico". Con queste parole l'assessore alla cultura del Comune Simone Siliani sostiene l'appello lanciato dalle Ong Toscane a mobilitarsi contro il "taglio di 250milioni di euro previsto dal decreto di assestamento di bilancio del Governo". L'appuntamento è mercoledì 20 ottobre alle 9,30 sotto la Prefettura di Firenze in via Cavour 1 dove le Ong toscane hanno organizzato un presidio."Quanto sta succedendo a livello internazionale ci porti a ribadire con fermezza e convinzione che l'unico strumento per costruire pace, sicurezza e sviluppo per l'intera umanità sia una adeguata politica di cooperazione e solidarietà internazionale, tesa a garantire diritti e opportunità eque per tutte le popolazioni che ancora vivono in condizioni di povertà, il nostro Governo in queste ore sta proponendo di ridurre ulteriormente il già magro impegno economico dell'Italia a favore delle iniziative di cooperazione allo sviluppo, dicono i rappresentanti delle organizzazioni non governative presenti alla conferenza stampa di questa mattina in Palazzo Vecchio"Il Ministero dell'Economia – denunciano- intende azzerare i fondi residui di questo 2004 destinati alla cooperazione internazionale, mediante il taglio di 250 milioni di Euro previsti dal Decreto di Assestamento di Bilancio. Una misura che comporterebbe il mancato versamento del contributo italiano al Fondo Globale per la lotta all'AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, il taglio dei fondi previsti per la ricostruzione in Afghanistan e in Iraq, l'azzeramento dei contributi previsti per i progetti delle ONG.Contemporaneamente lo stesso Ministero dell'Economia propone un'ulteriore riduzione degli stanziamenti destinati alla cooperazione internazionale nella proposta di finanziaria del 2005.A ciò si aggiunge il blocco o la ritardata erogazione – anche di anni – dei finanziamenti già approvati dal Ministero degli Affari Esteri, comportamento che compromette la possibilità delle associazioni italiane e dei loro partner dei Paesi del Sud del mondo, di portare a termine i progetti in esecuzione e di avviare quelli già approvati. A fronte di questa situazione, l'associazionismo – consapevole della responsabilità che ha nei confronti dei destinatari dei progetti di cooperazione – continua ad anticipare risorse umane e finanziarie, che causano alle organizzazioni stesse gravi difficoltà gestionali ed operative.Ci appelliamo a tutti i cittadini e le cittadine, a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, affinché il Parlamento - chiamato a discutere i due provvedimenti - impedisca che il risanamento dei conti pubblici del nostro Paese venga fatto sulle spalle di centinaia di milioni di persone e con il sacrificio di altre vite umane" "Chiediamo al Governo Italiano di rimuovere il blocco dei finanziamenti ed al Parlamento di reintegrare i 250 milioni di Euro e di approvare una finanziaria 2005 che preveda lo stanziamento dello 0,27% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo come da impegno sottoscritto in sede di Consiglio dei Ministri della UE a Barcellona nel 2002".(lb)