Presentato oggi l'edizione in facsimile del "Libro d'Ore" di Lorenzo de' Medici. L'assessore Giani: "Un'opera fondamentale per conoscere questa epoca importante della storia di Firenze"
Il gioiello della miniatura fiorentina esce dai caveaux della Biblioteca Medicea Laurenziana per offrirsi all'apprezzamento di studiosi, bibliofili e appassionati. E' stata presentata oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio l'edizione in facsimile del prezioso "Libro d'Ore" di Lorenzo de' Medici, voluta dall'editore Franco Cosimo Panini. Alla presentazione hanno partecipato l'assessore alla valorizzazione delle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani, il soprintendente per il Polo Museale Fiorentino Antonio Paolucci, la direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana Franca Arduini. "Questa grande opera commenta l'assessore Giani costituisce un importante contributo alla conoscenza dell'epoca di Lorenzo il Magnifico, un'epoca che ha reso Firenze il centro della cultura nel mondo. Peraltro si tratta di una fase in cui si sta passando dalla editoria della miniatura e degli scritti a mano alla stampa che a Firenze, in parallelo a Gutemberg, era stata introdotta da Bernardo Cennini. Il Libro d'Ore', che contiene miniature ma anche tratti a stampa, è quindi un'opera assolutamente originale e unica".Eseguito a Firenze nella seconda metà del XV secolo per Lorenzo de' Medici, il manoscritto è riccamente miniato: le 233 carte del codice sono arricchite da decori, fregi e da splendide miniature a piena pagina attribuite a Francesco Rosselli, incisore, minatore, cartografo e pittore nonché massimo esponente della scuola fiorentina di miniatura. Sontuosa la legatura, in velluto violaceo, è impreziosita da due grandi lapislazzuli e otto quarzi rosa incastonati in preziose borchie e cantonali in argento dorato. Il codice, che misura 10 centimetri per 15, fu commissionato da Lorenzo de' Medici per la figlia Luisa promessa sposa al cugino Giovanni de' Medici ma morta a soli 11 anni. Il manoscritto appartenne successivamente alla famiglia dei Merode che lo vendette al bibliofilo Guglielmo Libri e questi a Lord Ashburnham. Dal 1884 il "Libro d'Ore" è di proprietà dello Stato italiano ed è conservato presso la Biblioteca Medicea Laurenziana sotto la segnatura Ashburnham 1874. Il facsimile, identico in tutto all'originale, è custodito in un cofanetto impreziosito da un elegante medaglione alle armi di Lorenzo de' Medici in argento massiccio smaltato ed è corredato dal volume di commentario che inquadra il codice nel contesto storico, culturale e artistico del suo tempo.Il facsimile è edito in tiratura limitata di 980 copie per la diffusione mondiale e l'acquisto è possibile solo su prenotazione. (mf)