Parcheggio scambiatore via del Sansovino, Cellai (AN): «C'era veramente l'assoluta necessità di realizzarlo?»

La vicenda del parcheggio Scaf di via del Sansovino, realizzato dopo l'esproprio di un terreno e sulla quale la procura ha aperto una inchiesta, è al centro di una nuova interrogazione urgente presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai e sottoscritta dai consiglieri Riccardo Sarra, Stefano Alessandri, Gaia Checcucci e Giovanni Donzelli.«Questa volta – ha sottolineato Cellai – vogliamo che il Comune spieghi al consiglio comunale cosa è successo veramente: se c'erano davvero motivi di pubblica utilità per l'esproprio, se esistono responsabilità da parte degli uffici competenti e se è stata fatta una stima dei danni causati alla società espropriata. La magistratura ha un compito di accertare, se vi sono stati, eventuali illeciti. Noi, come consiglieri, non facciamo indagini o processi ma abbiamo il compito di assicurare ai cittadini un buon e trasparente andamento della pubblica amministrazione e di invitare la giunta ad assumersi le proprie responsabilità senza nascondersi».L'inchiesta era partita nell'aprile scorso dalla denuncia degli ex proprietari dell'area, titolari della Edilvama, società proprietaria dell'area espropriata.«Il terreno, un'area di 4mila metri quadrati – ha ricordato Cellai – era stato espropriato con la motivazione che doveva nascere un'opera di pubblica utilità, un parcheggio scambiatore all'interno del quale potevano essere svolte esclusivamente attività ad esso complementari. Il parcheggio, come stabilito, doveva avere orario 0-24: peccato, però, che già nel 2002, come risultata dagli atti, l'orario è stato 8-20, a dimostrazione dello scarsissimo utilizzo. Infatti Scaf, nella lettera di richiesta per ottenere l'autorizzazione ad osservare l'orario ridotto, affermava che "la spiegazione di tale scarso utilizzo è probabilmente dovuta al fatto che il parcheggio di via del Sansovino nasce come scambiatore in zona ove effettivamente esistono possibilità di sosta alternativa e per di più gratuita". Una lettera che sembra contraddire l'affermazione del vicesindaco Matulli secondo il quale "via del Sansovino è uno dei principali assi di accesso in città e quindi sede naturale di un parcheggio scambiatore».«All'inizio di quest'anno, inoltre - ha aggiunto - nell'area sono spuntati autonoleggio e rivendita di automobile usate. Secondo i proprietari della Edilvama sarebbero stati inutili i tentativi di ottenere un intervento da parte dell'amministrazione comunale: tutte le richieste sono cadute nel vuoto e per questo si sono rivolti alla magistratura».«Avevo già sollevato il problema in una precedente interrogazione che risale allo scorso luglio – ha ricordato l'esponente di Alleanza Nazionale – ma la risposta del vicesindaco Matulli non ha chiarito i miei dubbi sulla pubblica utilità del parcheggio, sulle responsabilità di Scaf, gestore e responsabile di quest'ultimo, sulle responsabilità della direzione sviluppo economico in merito alle "domanda di inizio attività" inoltrate da chi ha aperto le attività di autonoleggio e vendita di auto usate».«Matulli – ha sottolineato Cellai – ha ricordato che la "domanda di inizio attività", relativa alla vendita di auto usate, è stata dichiarata inefficace con un provvedimento del Comune del 12 agosto scorso. Resta il fatto, però, che questo atto è arrivato ben nove mesi dopo la presentazione della domanda e, peraltro, dopo l'intervento della magistratura. Infine, la riposta del vicesindaco non parla, nel modo più assoluto, dell'attività di autonoleggio e neppure di un eventuale stima dei danni, diretti e indiretti, che sarebbero stati causati alla società Edilvama». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia: interrogazione con risposta in aulaSoggetto proponente: Jacopo CellaiAltri firmatari: Giovanni DonzelliOggetto: per avere delucidazioni in merito al parcheggio scambiatore di Via del SansovinoUrgente: sìI sottoscritti Consiglieri Comunali,PREMESSO:- che in data 30/07/2004 il sottoscritto aveva presentato una prima interrogazione(n° 286) in merito al parcheggio scambiatore di Via del Sansovino;- che in detto atto si chiedeva se fossero stati individuati i responsabili di un errore così grave e palese e quali provvedimenti l'Amministrazione intendesse prendere nei loro confronti;- che si chiedeva quali provvedimenti intendesse prendere l'Amministrazione Comunale nei confronti di SCAF, rea di aver concesso l'utilizzo del parcheggio a fini commerciali, in palese violazione della convenzione stipulata con il Comune che vietava tassativamente ogni utilizzazione dell'area diversa da quanto previsto dal progetto esecutivo;- che si domandava se il Comune avesse provveduto a fare una stima dei danni, diretti e indiretti, prodotti alla società Edilvama ed Autovama espropriate dei terreni in oggetto con occupazione d'urgenza per pretesi fini di pubblica utilitàCONSIDERATO:- che la risposta fornita alla suddetta interrogazione dall'Assessore Matulli (prot. n° 831), totalmente insoddisfacente, non ha fornito chiarimenti in merito all'accertamento delle responsabilità sopra citate;- che la risposta non ha menzionato in alcun modo i provvedimenti da adottare nei confronti di SCAF, né ha ipotizzato alcuna risoluzione della convenzione nonostante SCAF sia venuta meno alle condizioni pattuite;- che la risposta non ha fatto riferimento ad alcuna stima o previsione dei danni causati, né a come si intenda porvi rimedio;- che l'Assessore, citando l'ufficio Commercio Fisso del Servizio Attività Commerciali della Direzione Sviluppo Economico, che ha accolto la DIA presentata dalla Dreamcars s.r.l. in ordine allo svolgimento di attività di agenzia di affari per intermediazione nella vendita di veicoli usati, è sembrato volerlo esimere da responsabilità , richiamandosi al Dlg. 114/98, per cui il Comune non avrebbe poteri autorizzativi e tale attività necessiterebbe soltanto di DIA, ai sensi della Legge n°241/90INTERROGA LA S. V.con carattere d'urgenza per sapere:a) se sia intenzione dell'Amministrazione definire le specifiche responsabilità degli uffici competenti stante la gravità dell'errore commesso nel non aver quantomeno esercitato alcuna attenta azione di controllo a seguito della domanda di DIA inoltrata dalla Dreamcars s.r.l.;b) se sia intenzione dell'Amministrazione porre fine alla convenzione stipulata con SCAF, e, in caso contrario, quali ne siano le motivazioni;c) se sia intenzione dell'Amministrazione occuparsi dei danni prodotti dal Comune alle società Edilvama ed Autovama e come si intenda porvi rimedio;d) cosa c'entri, in questo caso, il Dlg 114, quando, nello specifico, si tratta di attività che non potevano essere svolte, dati i vincoli di uso e scopo stabiliti dalla convenzione;e) perché si sia permesso che all'interno del parcheggio "scambiatore" si siano svolte, nell'ambito delle 60 aree di sosta destinate ad "uso privato" del parcheggio- allo stesso modo dell'attività svolta da Dreamcars -, attività di natura puramente commerciale (autonoleggio senza conducente) anziché attività complementari alla specifica natura del parcheggio da approvarsi, se del caso, con specifico atto Consiliare e/o di Giunta;f) se e in qual modo si possa valutare che le attività presenti nel parcheggio abbiano agevolato - o possano agevolare- l'interscambio tra autovetture private e linee di trasporto pubblico e come si concili l'affermazione dell'Assessore Matulli per ilquale "la strada è una delle principali assi di accesso in città e quindi sede naturale di un parcheggio scambiatore" con la richiesta del 26/05/04 di SCAF alla DirezioneMobilità del Comune di autorizzazione ad osservare l'orario ridotto - di cui al conseguente provvedimento del 03/06/04- in cui si legge"…la spiegazione di tale scarso utilizzo è probabilmente dovuta al fatto che il parcheggio di via del Sansovino nasce come scambiatore in zona ove oggettivamente esistono possibilità di sosta alternativa e per di più gratuita…";g) se, alla luce di quanto sopra esposto non si ritenga doveroso e corretto ammettere la non esistenza dei caratteri di "pubblica utilità" che portò sei anni fa all'occupazione d'urgenza dei terreni, a fronte anche dell'oggettiva discrasia tra progettazione e realizzazione.Jacopo CellaiRiccardo SarraStefano AlessandriGaia CheccucciGiovanni Donzelli