Bosi (FI): «Il vicesindaco Matulli ha confermato che i mezzi pubblici non passeranno più nel sottopasso del viale Strozzi»
«Il vicesindaco Matulli ha confermato che i mezzi pubblici non passeranno più nel sottopasso del viale Strozzi, di fronte al mastio della Fortezza ma ritorneranno in superficie». Lo rende noto il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi che sulla questione, insieme al consigliere Domenico Valentino, aveva presentato un'apposita interrogazione.«Saranno smentite le promesse dell'amministrazione comunale - ha proseguito Bosi - che si vede costretta a tornare indietro nonostante le duplici note della direzione urbanistica e della soprintendenza, la prima del 28 aprile del 2000 e la seconda del 13 novembre 2003». (fn)Questro il testo della risposta del vicesindaco Matulli alla interrogazione dei cinsiglieri Bosi e Valentino (FI)«Prot.n.978/04Oggetto: Risposta all'Interrogazione 339/04 dei Consiglieri Domenico Valentino e Enrico BosiIn riferimento all'Interrogazione in oggetto si comunica quanto segue:Il progetto originario del sottopasso di fronte al Mastio della Fortezza prevedeva di collocare nel tratto in tunnel le fermate dei mezzi pubblici. Tali fermate potevano essere raggiunte dagli utenti per mezzo di scale e ascensori che, sia dal lato Fortezza che dal lato Guelfa-Faenza, avrebbero consentito di superare il dislivello negativo di oltre 6 metri tra il piano della città e il piano del sottopasso.Tale soluzione, che collocava l'accesso al mezzo pubblico negli unici cento metri interrati della tratta dei viali, è stata superata con la variante al progetto, regolarmente approvata in tutte le sedi, che poi è stata mandata in esecuzione.Inoltre il progetto originario prevedeva che l'impalcato del sottopasso desse luogo, in superficie, ad uno spazio pedonale digradante in direzione del Mastio, che si sarebbe trovato ad una quota superiore di circa 1 metro rispetto al controviale corrente lungo il Palazzo dei Congressi e l'Istituto Geografico Militare, che rappresenta la quota andante cittadina in questa zona. Anche in questo caso il dislivello veniva superato mediante rampe. Preme precisare che secondo tale progetto era riservato all'uso pedonale solo lo spazio sovrastante il tunnel, mentre il controviale manteneva la funzione di sede viaria carrabile.La variante al progetto ha riportato lo spazio pedonale sovrastante il tunnel alla quota del controviale e delle strade adiacenti, ma non ne ha modificato la destinazione e i limiti di utilizzo, che sono pedonali (ovvero come si dice nell'Interrogazione, "consentono solo attraversamenti veicolari per taxi e mezzi di soccorso"), mentre ha mantenuto la percorribilità veicolare (ristretta ai mezzi pubblici) del controviale, nel quale è stata correttamente posizionata la fermata degli autobus.Giuseppe MatulliPalazzo Vecchio 11 ottobre 2004Ai Consiglieri ComunaliDomenico ValentinoEnrico BosiAi Capigruppo ConsiliariAl Presidente del Consiglio»