Agostini (DS): «Matrimoni celebrati in Palazzo Vecchio valore aggiunto per Firenze»
Questo il testo dell'intervento della consigliera dei DS Susanna Agostini:«Il tema dei matrimoni in Palazzo Vecchio appassiona la maggior parte delle elette e degli eletti che nella veste di pubblici ufficiali si trovano a celebrare un evento tanto importante nella vita di uomini e donne. Ho celebrato molti matrimoni. E' un momento, nel rapporto diretto con i cittadini, diverso dagli incontri per questioni di disagio quotidiano. Un contatto attivo e positivo. Personalmente sento molto la carica emotiva trasmessami dalle tante coppie alle quali ho celebrato la cerimonia, giovani e meno giovani, italiani e non.Una situazione, ovviamente, derivata dall'evento, ovunque si celebri. Alla quale contribuisce anche il luogo, Palazzo Vecchio e la Sala Rossa, così ricca di storia.Sopratutto il sabato le coppie sono accompagnate da tanti familiari e amici. Ogni settimana centinaia di persone che arrivano vivaci ed eleganti, spesso all'ultimo minuto.Sono convinta che è necessario occuparci sempre più di questa scelta che viene fatta da un numero sempre maggiore di persone.Avvalendomi anche dell'esperienza di coloro che sono da anni in questi uffici, prendendo atto della cura che dedicano a mettere tono e calore in ciascuna cerimonia. Mi impegno, insieme ai colleghi che lo vorranno fare, ad occupaci della cosa, a proporre una serie di "attenzioni" rivolte a questo fiume di amore che quasi ogni giorno entra in Palazzo Vecchio. Ad esempio, riprendendo anche l'idea del libro da consegnare alle coppie, idea partita dall'aprile scorso.In più di cinque anni ho avuto occasione di vedere espresse tante soluzioni personali ed originali. Sia durante la celebrazione dei matrimoni che nel festeggiamento degli sposi.Tradizionalmente il giorno del matrimonio,è dedicato allo stare insieme. Possibilmente in tanti e per tanto tempo.Una volta una bella coppia è arrivata e ripartita da Palazzo Vecchio in bicicletta: La notizia è apparsa sui giornali e noi amministratori ne siamo rimasti felicemente colpiti. Altri li vediamo arrivare in carrozza. Anche questo è sicuramente un bell'evento. Purtroppo però, come nella maggior parte del mondo, avviene che gli sposi raggiungono il Palazzo in due auto, e ripartano, come è noto, in una. Persone meno giovani, bambini e quelli con difficoltà motorie, in altre auto. Forse è arrivato il momento di occuparci anche di questa fetta di mobilità cittadina. Va messa nel conto, con comprensione e giusta armonizzazione all'interno delle scelte di mobilità nel centro storico. Ed è in questo contesto che anche il contributo di taxi multipli o dell'Ataf, che fa un servizio ad hoc, come l'avverarsi di eventuali risciò è un passo in avanti. Resta ferma la convinzione di doverci tutti educare ad una mobilità che rispetti persone e ambiente dunque tutto ciò che può ridurre, anche in questi particolari eventi, l'uso di tanti mezzi privati in centro diventano azioni positive. Ben vengano, quindi, proposte che sono disposta ad accogliere e avanzare, per un esame, agli uffici competenti».(fn)