Uscita Uffizi, l'assessore Biagi: "Il Ministero rispetti gli accordi: un unico appalto per il progetto dei Nuovi Uffizi, Loggia di Isozaki compresa"

Una risposta che faccia chiarezza sulle questioni ancora aperte e un unico appalto per i lavori dei Nuovi Uffizi, compresa quindi la Loggia di Isozaki. E' questa la richiesta che l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi avanza al Ministero dei beni culturali. "In questi giorni si è aperto un dibattito sul futuro del progetto di ampliamento dei Nuovi Uffizi, un dibattito nato da dichiarazioni dei soggetti interessati. Ad oggi però non abbiamo nessun atto, nessun documento e quindi nessuna certezza sulle decisioni del Ministero riguardo al progetto nel suo complesso e a quello della Loggia di Isozaki". L'assessore Biagi ricorda di aver scritto una lettera al direttore generale del Ministero dei beni culturali Roberto Cecchi proprio per avere notizie. "Ho inviato la missiva il 10 agosto per sapere a che punto erano gli scavi archeologici, a che punto era il progetto dei Nuovi Uffizi e quali erano le decisioni riguardo all'appalto per i lavori. Ebbene – aggiunge l'assessore Biagi – non è arrivata ancora nessuna risposta. Appare chiaro che in queste condizioni siamo costretti a discutere soltanto su ipotesi e il dibattito appare assolutamente sterile". "Comunque – precisa l'assessore Biagi – alcuni punti fermi esistono: il Comune ha firmato alcuni accordi con il Ministero, versando anche dei soldi per rendere possibile la progettazione dei Nuovi Uffizi. Si tratta di quasi 7 miliardi di vecchie lire, la nostra quota parte di finanziamenti per la realizzazione della Loggia di Isozaki. Inoltre lo stesso ministero ha firmato un contratto con l'architetto giapponese per la progettazione dell'opera, che tra l'altro è stata scelta al termine di un concorso. Senza contare poi – aggiunge ancora l'assessore Biagi – che gli accordi siglati specificano chiaramente che tutte le opere, Loggia compresa, devono essere compresi in un unico appalto. A questo punto noi chiediamo che sia fatta chiarezza sulla vicenda e che siano rispettate le intese siglate. Altrimenti - conclude l'assessore Biagi – si mette a rischio l'affidabilità del paese nei confronti dei progettisti e della comunità internazionale". (mf)