Pieri e Bertini (FI): «Gli impianti di autodemolizione, che trattano rifiuti speciali pericolosi, si trovano in aree non idonee»
«Gli impianti di autodemolizione presenti nel territorio comunale, che trattano rifiuti speciali pericolosi, si trovano in aree non idonee». E' quanto denunciano il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri e il consigliere provinciale Enrico Bertini che sulla questione hanno presentato due distinte interpellanze.«Ma i problemi sono anche altri - hanno rilevato i due esponenti del centrodestra - anzitutto manca il piano attuativo dell'apposito piano provinciale. In secondo luogo la società che riunisce alcuni impianti e che ha presentato un progetto conforme alla normativa ha individuato, per realizzare la nuova struttura, un'area agricola per la quale c'è bisogno di un'apposita variante urbanistica. In pratica si sono sovvertiti i ruoli: invece di essere l'ente pubblico ad individuare le zone adatte è il privato che, autonomamente, si sostituisce, scegliendo lui stesso un'area, per la quale chiede anche una variante urbanistica, e bypassando tutti gli organismi preposti ».«In Provincia - spiegano Pieri e Bertini - gli impianti esistenti e regolarmente autorizzati demoliscono circa 29 mila veicoli all'anno. Questi impianti, in base alle capacità tecnologiche e ai relativi quantitativi concessi dalla Provincia, sono in grado di demolire circa 40 mila veicoli l'anno e possono far fronte al fabbisogno sia dell'intera Provincia che di Firenze. Tutte le autodemolizioni presenti nel nostro Comune, però, si trovano in aree non idonee. Alcune di queste autorizzazioni provvisorie sono state concesse decenni or sono e pertanto non corrispondono neppure alle disposizioni necessarie per gli impianti industriali normali, così come prevede un decreto legislativo del 2003».«Una parte degli impianti provvisori presenti nel territorio comunale fiorentino - si legge nella interpellanza - hanno richiesto di potersi trasferire, presentando specifici progetti. Altri, invece, dovranno terminare la loro attività ed effettuare un piano di bonifica delle aree su cui hanno svolto la propria attività poiché trattavano rifiuti speciali pericolosi».«Alcuni impianti di Firenze, riuniti in una società ed in fase di trasferimento - proseguono i due consiglieri di Forza Italia - hanno presentato un progetto per la realizzazione nel territorio comunale di un nuovo impianto di autodemolizione che verrà realizzato su di un'area agricola dell'estensione di circa 50 mila metri quadrati. Questo progetto, però, è attualmente in fase di "verifica di impatto ambientale" presso i competenti uffici della Provincia di Firenze e, nell'eventualità che la destinazione venga ritenuta congrua, si dovrà procedere alla variante urbanistica previa approvazione nella conferenza provinciale dei servizi».«A questo punto, però - hanno concluso Pieri e Bertini - sorge un ulteriore problema: se la città vuole disporre nel proprio territorio di un impianto di autodemolizione, e pertanto operare una variante urbanistica per rendere idonee aree con destinazione diversa, si attivi per promuovere un bando pubblico al quale possano partecipare diverse aziende specializzate nel settore evitando di creare favoritismi a beneficio di privati». (fn)Quewsto il testo dell'interpellanza:INTERPELLANZAOggetto: interpella il Sindaco per sapere se intenda assumere iniziative in merito alle aree per autodemolizioni presenti nel territorio comunaleIl sottoscritto Consigliere Comunale, considerato che annualmente nella Provincia di Firenze vengono demoliti circa 29.000 veicoli da parte di impianti di autodemolizione regolarmente autorizzati in conformità al decreto legislativo n.209/03; considerato che i suddetti impianti, in base alle capacità tecnologiche e ai relativi quantitativi concessi dalla Provincia, sono in grado di demolire circa 40.000 veicoli l'anno quindi possono far fronte al fabbisogno dell'intera Provincia e della città di Firenze; considerato che gli impianti di autodemolizione presenti nel Comune di Firenze sono tutti localizzati in aree non idonee in forma provvisoria in attesa di delocalizzazione, in conformità ai criteri definiti, sia dal decreto legislativo n.209/03, sia dai due piani provinciali di gestione dei rifiuti relativi ai rifiuti urbani e assimilati (delibera Consiglio Provinciale n. 22 del 11/02/02) e ai rifiuti speciali ( delibera Consiglio Provinciale n.206 del 9/12/02); considerato che alcune autorizzazioni provvisorie concesse ai suddetti impianti sono state concesse decenni or sono e pertanto non corrispondono neppure alle disposizioni necessarie per gli impianti industriali normali come previsto dall'art.31) comma 6) del decreto legislativo 22/97; considerato che alcuni degli impianti provvisori presenti nel territorio comunale fiorentino hanno richiesto la delocalizzazione con presentazione di specifici progetti mentre altri dovranno cessare; considerato che gli impianti a fine attività devono effettuare un piano di bonifica delle aree su cui hanno svolto la propria attività perchè trattasi di rifiuti speciali pericolosi; considerato che alcuni impianti della città di Firenze che sono in fase di delocalizzazione trattasi degli impianti aderenti al Consorzio Autodemolitori Fiorentini hanno presentato come Società Ecofirenze S.r.l. - un progetto per la realizzazione nel territorio comunale di un nuovo impianto di autodemolizione che andrebbe a nascere su di un'area agricola dell'estensione di circa 50.000 mq; considerato che il suddetto progetto è attualmente in fase di verifica di impatto ambientale presso gli uffici della pianificazione territoriale della Provincia di Firenze e che nell'eventualità che l'ubicazione venga ritenuta congrua si potrà procedere alla variante urbanistica immediata previa approvazione in conferenza dei servizi provinciale; considerato che nelle more della suddetta approvazione gli impianti esistenti nel Comune di Firenze devono effettuare opere di adeguamento ai sensi del decreto legislativo 209 sopra richiamato contraddicendo il fatto che siccome le aree non sono idonee devono delocalizzarsi ma non possono essere autorizzate ad effettuare alcuna operaINTERPELLA IL SINDACO PER SAPERE1) Se ritenga opportuno che gli impianti di autodemolizione ricadenti in aree non idonee presenti nel territorio comunale vengano chiuse poiché non si creerebbe alcuna emergenza per lo smaltimento dei veicoli a fine vita quali rifiuti speciali pericolosi a fronte della potenzialità degli impianti attualmente operanti nella Provincia di Firenze;2) se ritenga opportuno che, nell'eventualità la città di Firenze voglia disporre nel proprio territorio di un impianto di autodemolizione e pertanto operare una variante urbanistica per rendere idonee aree con destinazione diversa, si attivi per promuovere un bando pubblico a cui possano partecipare diverse aziende specializzate nel settore evitando di creare una speculazione esclusivamente fondiaria a beneficio di privati;3) se ritenga che, nelle more di tale operazione, nel territorio comunale si effettui solo lo stoccaggio di veicoli in attesa di demolizione nelle depositerie che poi cederanno i veicoli agli attuali impianti in regola ai sensi del decreto legislativo n.209/03.Massimo PieriFirenze, 13 settembre 2004