Aeroporto e inceneritore, intervengono Sgherri e Nocentini (Rifondazione): «Le due scelte sono ambientalmente insostenibili»
Questo il testo dell'intervento della capogrupo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e della vicecapogruppo Anna Nocentini:«Ampliamento dell'aeroporto e realizzazione dell'inceneritore (chiamiamolo con il suo vero nome) sono le due questioni rilevanti che stanno occupando le cronache dei quotidiani.Sono due scelte dall'indubbio impatto ambientale e forse è proprio questo punto che andrebbe messo in evidenza. Tanto è che emerge in alcuni esponenti della maggioranza la non disponibilità alla sommatoria dei due interventi. Ma emerge anche da alcuni sindaci la non disponibilità a realizzare in altra parte l'inceneritore.Sembra il gioco dei tre bussolotti. Il problema è invece che si parla di salute e di impatto ambientale.Si parla di ampliamento e di nuovo inceneritore senza per esempio aver messo a punto i controlli su quanto c'è già.Perché scordarsi che per mitigare l'inquinamento acustico erano state individuate rotte di decollo sostanzialmente mai rispettate? Perché scordarsi che regolarmente il divieto di sorvolo la notte viene sostanzialmente disatteso? Quali strumento reali sono stati approntati per l'attività aeroportuale prima ancora di poter parlare di ampliamento?La questione vera è che entrambe le due scelte sono ambientalmente insostenibili tanto più nell'area in discussione. Infatti una seria valutazione di impatto ambientale di tutta l'area dell'Osmannoro-Campi-Sesto Fiorentino che valutasse gli effetti di tutti i carichi inquinanti che già ci sono: attuale aeroporto, autostrada, discarica di Case Passerini, centri commerciali, industrie metterebbe in evidenza che in quell'area già ci sono problemi ambientali. Altro che parlare di aggravare ulteriormente la situazione.Che qui ci sono problemi è scritto, tra l'altro, nella "valutazione di impatto sanitario" tanto è che dall'iniziale localizzazione all'Osmannoro si è ipotizzata una nuova localizzazione a case Passerini che tanta discussione sta alimentando.A questo punto, per non continuare sterili discussioni sulla bontà delle scelte, come certi sostengono e Rifondazione Comunista contrasta, sui soli quotidiani piuttosto che nelle giuste istanze e, soprattutto, prima di prendere decisioni definitive le cui conseguenze potrebbero essere estremamente dannose per la salute della popolazione circostante è necessario che il consiglio comunale istruisca nelle commissioni competenti un approfondimento puntuale sugli effetti ambientali di queste scelte.Sperimentando, in questo percorso, anche forme di partecipazione della popolazione, dei comitati e delle associazioni che avversano queste scelte perché le loro ragioni devono entrare dalla porta maestra nella discussione che riguarda il futuro di tutti.I richiami alla partecipazione sono stati troppo presenti nei programmi elettorali per non rispondere al dovere di praticarla soprattutto su questioni così importanti.Ed infine, in fondo a questo percorso che deve concludersi in tempi certi, è il consiglio comunale che si deve esprimere su queste scelte, nella piena informazione e consapevolezza. E' inutile sostenere che i consigli comunali devono essere nuovamente valorizzati e tornare a svolgere a pieno il loro ruolo di indirizzo se poi su scelte così fondamentali per il presente e il futuro dei cittadini vengono bypassati e relegati a un ruolo parziale».(fn)