Trasporti, Alessandri e Sensi (An) rispondono all'assessore regionale Conti: "Nessuna cambiale in bianco per l'Ataf"
"L'intervento sulla stampa dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti in merito agli investimenti sul trasporto pubblico locale, merita alcune risposte e pone alcuni aspetti di contraddittorietà rispetto alle scelte politiche operate dalle giunte di centro sinistra nell'area fiorentina". E' quanto dichiarano il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri e il consigliere provinciale Guido Sensi. "E' curioso affermano i due esponenti di An rilevare che l'assessore Conti confermi l'erogazione di stanziamenti da parte della Regione Toscana a una azienda come Ataf, di cui non sono noti né il nuovo piano industriale né il piano di risanamento; ed è altrettanto curioso che l'assessore richieda al governo di fare altrettanto: una sorta di cambiale in bianco da firmare senza neppure sapere in che modo l'azienda intende risollevarsi dalla drammatica crisi finanziaria"."Un secondo aspetto oltremodo grottesco continuano Alessandri e Sensi è l'eccessiva enfasi che viene fatta del biglietto unico' come panacea dei mali che affliggono il trasporto pubblico locale integrato. A oggi infatti, l'unico comune denominatore che lega i servizi pubblici usufruibili con il biglietto unico è purtroppo l'inefficienza. Treni regionali sporchi e in ritardo che trasportano le persone come se fossero merci, autobus che non rispettano gli orari e si perdono nel traffico cittadino causando notevoli difficoltà agli utenti".A questo punto gli esponenti di An si domandano che relazione ci sia tra i finanziamenti del governo e la gestione fallimentare di Ataf. "Un governo amico' avrebbe dovuto aiutare incondizionatamente Ataf a ripianare le copiose perdite? Non ha forse governato il centrosinistra negli anni della gestione Frangioni? E quali risultati si sono ottenuti?". E ancora: "Che fine ha fatto il progetto di metro-treno che era stato ipotizzato dallo stesso Conti quando ricopriva la carica di assessore provinciale? E' servito probabilmente solo a migliorare la vita di qualche illustre professionista"."Quello che appare chiaro concludono gli esponenti di An è che al di là di molteplici e fantastiche ipotesi, se 10 anni fa si fosse dato il via ad un progetto serio di metropolitana, oggi, non saremmo qui a discutere del problema ed avremmo reso un servizio migliore ai cittadini". (mf)