Questione rifiuti, Barbaro (DS): «Il dibattito è sempre il benvenuto, meglio se documentato»

«E' positivo, in ogni caso, il dibattito sul tema della gestione dei rifiuti: discutere è sempre utile. Sarebbe tuttavia necessario che, su un tema così politicamente delicato e tecnicamente complesso, si portassero argomenti e dati reali, documentati, da fonti autorevoli e accreditate. I cittadini così potrebbero farsi un opinione con cognizione di causa, e la politica ne uscirebbe, quali che siano le opinioni in campo, più autorevole. Invece si discute ancora in termini ideologici, accademici, o dando fiato a sedicenti esperti che ben poco sanno sul tema oggetto di tanto dibattere». Lo ha detto il consigliere dei DS Antongiulio Barbaro.Secondo il consigliere dei DS «vale la pena ricordare che l'ipotesi di realizzazione di un nuovo termovalorizzatore si colloca all'interno di un piano approvato dal consiglio provinciale al termine di un lungo dibattito; che il piano già comprende ambiziosi obiettivi di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata; che in tale quadro il nuovo impianto ha solo la funzione di chiudere il ciclo per quella parte di rifiuti che non si riesce ad oggi, con le attuali politiche nazionali ed europee, a ridurre; che comunque le raccolte differenziate nell'area servita da Quadrifoglio sono già passate dal 5.6% al 33.3% in 10 anni e quindi non siamo certo all'anno zero».«Qualcuno - ha aggiunto Barbaro - poi sembra dimenticarsi che il Governo Berlusconi sta abbandonando l'impostazione del cosiddetto "decreto Ronchi", ponendo le basi per il moltiplicarsi di impianti privati di termodistruzione, fuori da ogni pianificazione pubblica, grazie alla liberalizzazione del "combustibile dai rifiuti" che viene prodotto in impianti come Case Passerini. In tale situazione, sarebbe auspicabile comprendere che il piano provinciale è messo a rischio dalle scelte scriteriate della destra, che imposta la politica dei rifiuti solo nell'ottica di ridurre i costi vivi, ignorando volutamente i costi ambientali "esterni" che vanno riportati nella tariffa».«Infine - ha concluso - voglio ricordare ai colleghi appena eletti che il consiglio comunale di Firenze ha già svolto un ampio dibattito in merito nel luglio 2001, approvando al termine ben quattro ordini del giorno: ripartiamo da lì, e valutiamo, in particolare nelle commissioni consiliari, lo stato di attuazione di quegli indirizzi, l'evolversi della normativa di settore, lo stato di elaborazione e i risultati della "valutazione di impatto sanitario" nonché del piano industriale dell'ATO 6. Prima di ipotizzare altre modalità di discussione pubblica, documentiamoci e facciamo lavorare bene il consiglio comunale». (fn)