Legge procreazione medicalmente assistita, Di Giorgi (Margherita): «Sì a quei referendum che tutelano la donna e la ricerca scientifica»

«Ci sono vari quesiti referendari in campo. Uno che propone la totale abrogazione, che ci priverebbe di qualsiasi normativa, altri, sui quali concordo, che intervengono in modo mirato sugli articoli più discutibili della legge». E' quanto ha dichiarato la consigliera della Margherita Rosa Maria di Giorgi a proposito dei referendum, depositati il 13 luglio scorso alla Corte di Cassazione, sulla legge che regola la "procreazione medicalmente assistita".«Non sono d'accordo con l'abrogazione della legge perché ciò vorrebbe direassenza di ogni vigilanza sulle manipolazioni della vita ormai tecnicamente possibili - ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi - ma concordo sui quesiti refendari laddove si chiede di tutelare la salute della donna e la libertà di ricerca scientifica. Del resto, per come sono stati concepiti, i quesiti cercano di rispondere alle sensibilità dello schieramento trasversale che si è venuto a determinare e che vede rappresentanti di tutti i partiti impegnarsi per rendere migliore una legge che era necessaria, ma che, per come è stata formulata, rischia di creare steccati incomprensibili».«Spero tuttavia - ha concluso la consigliera della Margherita - che il dibattito parlamentare si orienti in modo tale da giungere alle necessarie modifiche, così da dare al nostro paese una legge che sia rispettosa dei diritti del nascituro e nello stesso tempo sia in grado di rispondere al desiderio di maternità e di paternità di tante persone»