Nuova giunta comunale, De Zordo e Sgherri: «Nasce in grande continuità con la precedente amministrazione e sorretta dalla ricerca di difficili equilibri interni ai partiti»
Questo il testo dell'intervento della capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo" Ornella De Zordo e della capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri:«Se la vicenda elettorale mostra una anomalia di Firenze rispetto al panorama italiano, questa sta esattamente nel fatto che una città che ha oltre il 62% di elettorato di centro-sinistra ha visto il candidato sindaco della stessa area andare al ballottaggio. Evidentemente c'è stato un deficit politico nel mancato confronto fra due diverse idee di sviluppo della città. La sfida politica che ci troviamo davanti ora, anche rispetto all'esigenza di unità di tutte le sinistre per battere il governo Berlusconi, consiste nella volontà e nella capacità di avviare il confronto: l'attuale maggioranza di governo saprà aprirsi, riconoscendo le sensibilità, i valori e le ragioni della coalizione alternativa a quella che ha sorretto il Sindaco Domenici ?La nomina degli assessori che comporranno la giunta non poteva essere la soluzione a questa sfida politica: non esistono scorciatoie a prescindere dai contenuti. E tuttavia non possiamo esimerci dal dare il nostro giudizio politico sulla nuova giunta: dobbiamo chiederci se con questa scelta si risponda in qualche maniera alla ricchezza delle proposte che la sinistra ha espresso o al contrario, finite le elezioni, si torni a far finta che niente sia accaduto.A noi sembra chiaro che la giunta varata nasce in grande continuità con la precedente amministrazione e sorretta dalla ricerca di difficili equilibri interni ai partiti. Nei molti assessori riconfermati si concentrano le deleghe forti, l'effettivo governo della città (grandi opere, viabilità, sosta, bilancio, sanità e sociale, istruzione, ecc.); riguardo invece alle "novità", a causa della frammentazione di deleghe tra loro eterogenee e poco organiche, si rischia di vedere aspetti anche centrali del governo cittadino (partecipazione, accoglienza, gestione rifiuti, ecc.) relegati a ruolo di impegni di secondo piano. In molti casi si tratta di tematiche che hanno caratterizzato il nostro programma elettorale e sulle quali si è aperto in città un dibattito ricco e interessante. Su questi, come sugli altri nodi della gestione del governo locale, non ci sottrarremo al confronto.In sintesi il nostro fondato timore è che questa giunta rappresenti un'operazione di riverniciatura di facciata che lascia inalterata completamente la sostanza. Ad esempio ci spaventano le prime dichiarazioni dell'Assessore Del Lungo che assume tra le sue priorità e convinzioni quella della realizzazione dell'inceneritore, dimostrando di ignorare completamente le conseguenze politiche e sociali di questa scelta. Sottolineiamo che esiste una profonda differenza tra chi rincorre il modello consumistico con il suo forte impatto ambientale (e la scelta dell'inceneritore si inserisce in questo ambito) e chi invece si richiama alla necessità di mettere in atto politiche, comportamenti e stili di vita coerenti con la necessaria salvaguardia delle risorse e della difesa dell'ambiente. Per quanto ci riguarda, lavoreremo attivamente e sempre disponibili ad avviare un confronto ampio all'interno del Consiglio a partire dai contenuti. Questo confronto lo porteremo avanti anche in città, perché il programma che abbiamo presentato deve continuare a vivere e crescere, perché la partecipazione la vogliamo attivare e praticare da subito. Per questo costruiremo sui vari temi reti di collaborazioni e lanceremo una serie di iniziative e di appuntamenti pubblici (assemblee mensili di verifica e confronto) su quanto avverrà in questo Consiglio comunale e in città».(fn)