Censimento Istat, il vicesindaco Matulli: "La perdita di abitanti è dovuta alla diminuzione della natalità"

"I dati Istat fotografano per Firenze una situazione che va forse meglio precisata. La perdita di abitanti infatti non riguarda tanto chi decide di lasciare la città per andare a vivere altrove, ma la diminuzione della natalità. Inoltre, va anche detto che Firenze è la più piccola fra le grandi città come estensione territoriale ed ha sempre avuto una elevata densità abitativa; quindi, il processo di de-urbanizzazione che coinvolge tutti i grandi centri avrebbe un esito diverso se si considerasse la cosiddetta ‘città allargata', comprendendo anche i centri vicini, che in altre realtà sono inglobati nel comune capoluogo". Il vicesindaco Giuseppe Matulli commenta i dati forniti oggi dall'Istat sull'ultimo censimento della popolazione italiana, che indicano Firenze come la città che ha perso più residenti nel decennio 1991-2001."Se prendiamo i dati dell'anagrafe relativi all'ultimo anno disponibile, il 2003 – aggiunge il vicesindaco – vediamo che il saldo migratorio della popolazione residente è attivo di 9.516 unità: sono arrivati a Firenze 10.671 cittadini, contro i 9.516 che hanno lasciato la città. Quindi non è vero che si ‘scappa' da Firenze; casomai è vero il contrario. Diverso il caso del saldo fra nati e morti: nel 2003 sono nati 2.960 bambini, contro 4.903 cittadini deceduti. Firenze è una città anziana, lo sappiamo; ma è anche vero che nella nostra città l'aspettativa di vita è due anni superiore rispetto alla media nazionale". (ag)