Piste ciclabili, interrogazione di Pieri (FI)
«L'amministrazione ha pianificato una rete degli itinerari ciclabili da realizzare nel territorio comunale? Quali stanziamenti sono previsti? Sono alcuni dei quesiti avanzati dal consigliere di Forza Italia Massimo Pieri in una interrogazione.«Con un decreto del 1999 - scrive Pieri - il Ministero dei Lavori Pubblici, di concerto con il Ministero dei Trasporti, ha adottato un regolamento che individua le linee guida per la progettazione degli itinerari ciclabili. Questi ultimi si distinguono in diverse tipologie che offrono diverse garanzie in termini di sicurezza: piste ciclabili "in sede propria" o "su corsia riservata" e "percorsi promiscui pedonali" ciclabili e veicolari ciclabili. Le linee guida sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza e sostenibilità ambientale della mobilità e alla promozione di un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale alternativa all'uso dei veicoli a motore nelle aree urbane e nei collegamenti con il territorio contermine».«Nei criteri di progettazione prosegue l'interrogazione - si punta sulla attrattività, continuità e riconoscibilità dell'itinerario ciclabile e si intende valutare la reddività dell'investimento sull'utenza reale, sul rischio di incidentalità e sulla riduzione dei livelli di inquinamento acustico ed atmosferico. I percorsi ciclabili su carreggiata stradale in promiscuo con i veicoli a motore rappresentano gli itinerari a maggiore rischio e sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile. Nei percorsi promiscui è necessario intervenire con idonei provvedimenti quali rallentatori di velocità, attraversamenti pedonali rialzati, continui interventi di manutenzione del fondo stradale mirati a ridurne la pericolosità: la promiscuità comporta il rispetto rigoroso delle norme previste dal codice della strada per evitare incidenti anche gravi»Il consigliere di Forza Italia vuole anche conoscere «se nei percorsi ciclabili esistenti o di prevista realizzazione sono state valutate le caratteristiche plano-altimetriche del tracciato per consentire una piena e sicura fruizione da parte dell'utenza»; «qual è la segnaletica stradale presente nei tracciati ciclabili esistenti e con quale periodicità viene effettuata la manutenzione del manto stradale»;«quali sono gli impegni di spesa previsti per garantire la manutenzione dei tracciati ciclabili ed in quale percentuale incidono sugli impegni previsti per gli interventi di manutenzione stradale di tutto il territorio comunale»; «se l'amministrazione Comunale dispone di dati relativi all'incidentalità registrata nel territorio comunale a danno dei ciclisti e/o nella quale questi ultimi siano coinvolti»;«se ritiene opportuno promuovere la stipula di contratti assicurativi a tutela dei fruitori dei velocipedi». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco per avere notizie in merito alle piste ciclabiliIl sottoscritto Consigliere Comunale, considerato che il Ministero dei Lavori Pubblici di concerto con il Ministero dei Trasporti con decreto 30 novembre 1999 n.557 ha adottato il "Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili"che individua le linee guida per la progettazione degli itinerari ciclabili; considerato che i suddetti itinerari si distinguono in diverse tipologie che offrono diverse garanzie in termini di sicurezza per l'utenza ciclistica ovvero piste ciclabili in sede propria o su corsia riservata e percorsi promiscui pedonali ciclabili e veicolari ciclabili; considerato che le linee guida sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza e sostenibilità ambientale della mobilità ovvero alla promozione di un elevato grado di mobilità ciclistica e pedonale alternativa all'uso dei veicoli a motore nelle aree urbane e nei collegamenti con il territorio contermine; considerato che nei criteri di progettazione si punta sulla attrattività, continuità e riconoscibilità dell'itinerario ciclabile e si intende valutare la reddività dell'investimento sull'utenza reale, sul rischio di incidentalità e sulla riduzione dei livelli di inquinamento acustico ed atmosferico; considerato che i percorsi ciclabili su carreggiata stradale in promiscuo con i veicoli a motore rappresentano gli itinerari a maggiore rischio per l'utenza ciclistica e sono ammessi per dare continuità alla rete di itinerari prevista dal piano della rete ciclabile; considerato che nei percorsi promiscui è necessario intervenire con idonei provvedimenti quali rallentatori di velocità, attraversamenti pedonali rialzati, continui interventi di manutenzione del fondo stradale mirati a ridurne la pericolosità; considerato che le linee guida in oggetto fissano le caratteristiche plano-altimetriche dei tracciati ciclabili ed i relativi criteri di realizzazione in un rapporto velocità-pendenza ai fini di un ampia fruibilità da parte dell'utenza; considerato che la promiscuità dei veicoli a motore con i velocipedi comporta il rispetto rigoroso delle norme previste dal codice della strada al fine di evitare incidenti anche gravi; ritenuto indispensabile che le biciclette utilizzate siano veicoli affidabili al fine di garantire la sicurezza dei ciclisti ed evitare di interferire pericolosamente con pedoni e mezzi a motore; considerato che ogni progetto di pista ciclabile deve essere corredato dall'individuazione di luoghi ed attrezzature necessarie a soddisfare la domanda di sosta per i velocipedi; considerato che nel territorio comunale sono state realizzate alcune piste ciclabili che non presentano carattere di continuità né all'interno del perimetro cittadino né con le immediate periferie; considerato che l'Amministrazione Comunale ha sostenuto una politica mirata a scoraggiare l'uso degli automezzi privati a favore del mezzo di trasporto pubblico e dei velocipediINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1. Se l'Amministrazione Comunale ha pianificato una rete degli itinerari ciclabili da realizzare nel territorio comunale anche con soluzioni di continuità con il territorio contermini ai fini dell'attuazione concreta di una mobilità ciclistica alternativa all'uso dei veicoli a motore;2. quali stanziamenti sono previsti per realizzare la progettazione degli itinerari ciclabili;3. se sono stati realizzati, nei percorsi ciclabili promiscui esistenti, gli interventi atti a garantire la sicurezza dei velocipedi;4. se nei percorsi ciclabili esistenti o di prevista realizzazione sono state valutate le caratteristiche plano-altimetriche del tracciato al fine di consentire una piena e sicura fruizione da parte dell'utenza;5. qual è la segnaletica stradale presente nei tracciati ciclabili esistenti e con quale periodicità viene effettuata la manutenzione del manto stradale;6. quali sono gli impegni di spesa previsti per garantire la manutenzione dei tracciati ciclabili ed in quale percentuale incidono sugli impegni previsti per gli interventi di manutenzione stradale di tutto il territorio comunale;7. se l'Amministrazione Comunale dispone di dati relativi all'incidentalità registrata nel territorio comunale a danno dei ciclisti e/o nella quale questi ultimi siano coinvolti;8. se ritiene opportuno promuovere la stipula di contratti assicurativi a tutela dei fruitori dei velocipedi;9. quali sono gli obblighi di legge ai quali devono sottostare coloro che utilizzano i velocipedi conoscenze delle norme del codice della strada limiti di età rispetto della segnaletica ecc. e a quale tipologia di sanzioni sono sottoposti i trasgressori;10. quali sono gli obblighi di manutenzione del mezzo da parte dei ciclisti;11. quali sono le norme che regolamentano il trasporto di minori sui velocipedi a seguito del guidatore;12. quante sono ed ove sono dislocate le aree di sosta per le biciclette;13. quanti sono ed ove sono ubicati i punti di noleggio delle biciclette;14. se l'Amministrazione dispone di dati relativi al monitoraggio sull'utilizzo delle piste ciclabili durante il periodo estivo e quello invernale e con qual è l'incidenza numerica di questi dati rispetto alla popolazione.Massimo PieriFirenze, 20 aprile 2004