Medicine non convenzionali, Agostini: «Sconcerta e sorprende il "no" senza appello del comitato nazionale di bioetica»
«Sconcerta e sorprende il "no" senza appello del comitato nazionale di bioetica nei confronti delle "medicine non convenzionali"». Lo ha detto la presidente della commissione per le politsanità Susanna Agostini.«Il comitato - ha aggiunto Susanna Agostini - ha attaccato la proposta di legge in discussione alla commissione affari sociali del Senato sulla regolamentazione delle "medicine non convenzionali" come l'omeopatia, l'agopuntura, l'osteopatia, i fiori di Bach. Alcune, l'agopuntura, con la quale si cura in Cina da tempi immemorabili. Altre, i fiori di Bach, che risalgono agli inizi del secolo scorso. Tutte accomunate, comunque, da una costante ricerca, per spostare in avanti la frontiera della conoscenza. Soltanto la fitoterapia ha superato l'esame del comitato. Eppure, dai dati emersi da un indagine Istat del 2001, il 5 per cento degli italiani si rivolge a queste discipline. E in Europa sono più di 100 milioni. Il documento del comitato considera "discutibile" il principio di "pluralismo scientifico", così come appare nella proposta di legge. Eppure nella proposta si specifica che le "medicine non convenzionali" dovranno essere "esercitate da laureati in medicina e chirurgia, in odontoiatria e in medicina veterinaria, da laureati in chiropratica, o da operatori non medici iscritti nei rispettivi albi professionali"».«A Firenze molte persone si avvalgono di queste terapie - ha concluso la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute - è necessario rispettare, come la Regione Toscana, il bisogno di autogestione del proprio stato di salute. Sarà un contributo utile anche nel cotesto delle nuove politiche di partecipazione che si stanno mettendo in atto attraverso la "Società della salute"». (fn)