Checcucci (AN): «Il codice della strada vieta le piste ciclabili sui marciapiedi»
Il codice della strada vieta le piste ciclabili sui marciapiedi. Lo sottolinea, in una interrogazione, la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Si assiste - scrive la Checcucci - al proliferare di inopportuni segnali orizzontali e verticali sui marciapiedi che "pare" autorizzino la circolazione dei velocipedi sui marciapiedi di alcune zone della città. Questa promiscuità viaria fra velocipedi e pedoni, con particolare riferimento a bambini, anziani, disabili e mamme con i passeggini, crea condizioni di reale pericolo per le incolumità di tutte queste persone».«Il codice - ha rilevato la consigliera di Alleanza Nazionale - definisce invece come marciapiede "quella parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni" e la pista ciclabile la "parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi". Come si vede il codice non prevede, in alcun modo, piste ciclabili sui marciapiedi: per questo motivo quelle realizzate devono essere immediatamente smantellate».La consigliera di Alleanza Nazionale chiede di sapere dal sindaco «se sia a conoscenza di questa anomalia tra quanto dispone il codice della strada e quanto realizzato a Firenze», «se, come e quando intenda avvalersi della sua autorità per ripristinare quanto disposto dal codice della strada» e «se intenda realizzare delle vere piste ciclabili, nel rispetto delle normative». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:Tipologia: interrogazioneSoggetto proponente: Gaia CheccucciOggetto: per avere informazioni sulle piste ciclabiliUrgente: si......Ai sensi dell'art.42, comma 5, del regolamento del Consiglio Comunale dichiara la presente interrogazione urgente in considerazione dell'approssimarsi della scadenza del Consiglio Comunale.CONSIDERATOil D.L.vo 30 Aprile 1992, n° 285, e il Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada;la definizione che l'Art. 3, comma 7 del C.d.S. da alla parola "CARREGGIATA", ovvero :"parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli";la definizione che l'Art. 3, comma 33 del C.d.S. da alla parola "MARCIAPIEDE", ovvero:"parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni";la definizione che l'Art. 3, comma 39 del C.d.S. da alla parola "PISTA CICLABILE", ovvero : "parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi";la definizione che l'Art. 46, comma 1 del C.d.S. da alla parola "VEICOLO", ovvero:"tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall'uomo";CONSTATATOil proliferare di inopportuni segnali orizzontali e verticali sui marciapiedi che "pare" autorizzino la circolazione dei velocipedi sui marciapiedi di alcune zone di Firenze;CONSTATATO INOLTREche questa promiscuità viaria fra velocipedi e pedoni, con particolare riferimento a bambini, anziani, disabili e mamme con i passeggini, crea condizioni di reale pericolo per le incolumità di tutte queste persone;SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPEREse sia a conoscenza di questa anomalia tra quanto dispone il C.d.S. e quanto realizzato a Firenze;se, come e quando intenda avvalersi della sua autorità per ripristinare quanto disposto dal C.d.S.;se intenda realizzare delle vere piste ciclabili che rispettino le prescrizioni di cui al D.L.vo 30 Aprile 1992, n° 285.